TERNI E' nuovamente il paradosso che si ripete: l'università di Terni che raggiunge risultati importanti, che eccelle e vince finanziamenti per progetti innovativi...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Si soffre della concorrenza di università vicine che riservano agli studenti un'accoglienza ben diversa ma con percorsi di studio non tutti all'altezza di quelli forniti a Terni. «Noi un progetto l'abbiamo preparato - dice Rossi - Non è detto che debba essere accolto il nostro ma non è possibile nemmeno essere lasciati in queste condizioni». Perchè anche l'ambiente esterno è favorevole alla crescita di questo polo. «Ci sono le aziende con cui collaborare. Già nel nostro piccoli facciamo scambi tra i nostri studenti, che vanno in acciaieria e gli ingegneri di Ast, che vengono a seguire alcuni corsi come uditori per il loro aggiornamento». Nel progetto di Rossi la sede di Ingegneria resta a Pentima «perchè ci sono dei laboratori straordinari che non è possibile spostare» ma quegli edifici che ricordano un'edilizia da regime «potrebbero diventare un campus in grado di ospitare anche Economia e, perchè no, pure il Briccialdi: abbiamo tutto. Aula magna, aule studi, campi da tennis, la palestra. E, appunto, laboratori di rilievo nazionale». Nel progetto è previsto anche uno spazio da dedicare alle aziende, interno all'università. Un vecchio sogno (anche di Simone Monotti, presidente dell'Ordine degli Ingegneri), quello di puntare a non fare di Terni l'università dei ternani ma di quelli che vogliono diventare dei bravi ingegneri (e medici, ed economisti, s'intende) magari con la possibilità di trovare in fretta un lavoro dopo la laurea. Non di quella dei fondi dati a pioggia: è di questa la progettazione che ha bisogno Terni.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero