Ellera, infermiere del 118 preso a pugni per strada. Arrestato l'aggressore

Ellera, infermiere del 118 preso a pugni per strada. Arrestato l'aggressore
Pugni al volto contro un infermiere, fino a farlo cadere a terra: li ha tirati un ivoriano di 29 anni arrestato mercoledì sera a Ellera di Corciano dai carabinieri....

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Pugni al volto contro un infermiere, fino a farlo cadere a terra: li ha tirati un ivoriano di 29 anni arrestato mercoledì sera a Ellera di Corciano dai carabinieri. L'infermiere era intervenuto in seguito alla richiesta di soccorso avanzata dall'autista di un autobus. Il van da 18 posti era arrivato al capolinea ma a bordo c’era ancora un passeggero, apparentemente privo di sensi, che non scendeva. Il driver ha sospettato che avesse un malore e ha chiesto aiuto al 118: quando è arrivata l’ambulanza, però, lo straniero, che si trovava in stato di «agitazione psicomotoria», ha picchiato «il personale sanitario intervenuto per prestargli le cure del caso».

Si è scagliato anche contro i carabinieri arrivati nel frattempo, che hanno tentato di placarlo: i militari sono stati strattonati e aggrediti. «Giuro che la prossima volta ti uccido - ha gridato con toni minacciosi a uno dei militari - ti faccio male, ti taglio la gola». Si legge nel capo d’imputazione del pubblico ministero Gennaro Iannarone: «Continuava ripetutamente a spintonare i carabinieri, costringendo i militari a utilizzare spray urticante e mezzi di contenimento personale. Pur ammanettato cercava di avventarsi contro di loro strattonandoli». 

Ieri mattina lo straniero è stato rimesso in libertà dopo una notte da detenuto trascorsa nel carcere di Capanne. All'esito del processo per direttissima che si è celebrato nel palazzo di giustizia in via XIV Settembre il giudice Elena Mastrangeli ha disposto la scarcerazione con l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, come richiesto in aula dall'avvocato Cinzia Cassisa.

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero