Schiacciato dal tir a 20 anni, il papà: «Saresti diventato un grande uomo, ma qualcuno ti ha ucciso»

Comunità sotto choc a Castiglione del Lago. Il conducente del mezzo pesante indagato per omicidio stradale, al vaglio l'alcol

Schiacciato dal tir a 20 anni, il papà: «Saresti diventato un grande uomo, ma qualcuno ti ha ucciso»
PERUGIA - «Voglio ricordati per quello che eri e saresti stato». È uno sforzo sovrumano, trovare le parole per rivolgersi a un figlio appena perso. Morto a...

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PERUGIA - «Voglio ricordati per quello che eri e saresti stato». È uno sforzo sovrumano, trovare le parole per rivolgersi a un figlio appena perso. Morto a vent’anni dopo essere stato travolto e schiacciato da un tir mentre stava tornando verso casa.

Uno sforzo sovrumano ma necessario. Perché Tommaso Pasquoni, la giovanissima vittima dell’incidente che venerdì sul Raccordo tra gli svincoli di Corciano e Mantignana ha visto coinvolte due auto e un mezzo pesante, a Castiglione del Lago era conosciuto e benvoluto da tutti. Non solo lui, ma anche la sua famiglia. Una comunità tutta sotto choc, perché in questi casi si perde davvero un figlio di tutti. E dunque affidare qualche parola ai social per ricordarlo è stato un grande gesto d’amore da parte di papà Stefano, anche lui molto conosciuto a Castiglione. «Eri un grande figlio» ha scritto ancora l’uomo distrutto dal dolore sul proprio profilo Facebook nel pomeriggio di ieri. Ma c’è di più. «Saresti stato anche un grande uomo ma qualcuno ti ha ucciso prima. Orgoglioso di essere stato il tuo babbo».Centinaia, le manifestazioni d’affetto nei confronti di Stefano e della sua famiglia.

Quel «qualcuno» per la procura che coordina la polizia stradale nelle indagini al momento sarebbe il conducente del camion, un marchigiano di 45 anni. L’uomo venerdì pomeriggio viaggiava, in quel tratto di Raccordo a doppio senso di marcia in una carreggiata per la presenza di un cantiere Anas, in direzione Perugia quando si è scontrato frontalmente contro l’auto guidata da Tommaso e un’altra condotta da un uomo a sua volta rimasto ferito e attualmente ricoverato in Ortopedia al Santa Maria della misericordia con prognosi di 30 giorni.


Le indagini puntano a stabilire l’origine dell’incidente, di quella che appare un’invasione di carreggiata. Come da prassi è stato aperto un fascicolo per omicidio stradale, e a quanto risulta è iscritto il conducente del mezzo pesante. Sono in corso tutti gli accertamenti, anche quelli legati a stabilire lo stato psicofisico del conducente relativo a uso di alcol.
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Il Messaggero