Incendio a Corciano, paura per il tetto di eternit. Il sindaco chiude le scuole per bambini e impone la pulizia degli impianti di areazione

L'incendio al capannone nella zona commerciale di Ellera di Corciano
CORCIANO - Da fuori si vedevano latte di vernice e bidoni di carburante. E plastica, tanta plastica. Ma è dalle analisi che sono arrivate solo ieri mattina che la...

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CORCIANO - Da fuori si vedevano latte di vernice e bidoni di carburante. E plastica, tanta plastica. Ma è dalle analisi che sono arrivate solo ieri mattina che la diagnosi mette ancora più apprensione: eternit. Perché c'era questo, all'interno e sul tetto del capannone che ha preso fuoco martedì all'ora di cena nella zona commerciale di Ellera di Corciano, tra i centri commerciali, i campi e le case tutto intorno.

La paura, quindi, subito espressa dai residenti e dai lavoratori dell'area è stata confermata dagli accertamenti svolti dall'Arpa e dal Servizio prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro della Asl. Risultati che hanno portato il sindaco Lorenzo Pierotti, attivo da subito e attento ad aggiornare i suoi cittadini anche dopo la mezzanotte di una giornata difficile, a emanare un'ordinanza sugli accorgimenti da attuare a tutela della salute pubblica. «Un’area di raggio di 250 metri dal luogo dell’incendio all’interno della quale dovranno essere rispettate le seguenti misure – comunica il Comune di Corciano -: a) divieto di utilizzo dei locali adibiti ad asilo o scuole per l’infanzia per almeno 24 ore a decorrere dall’emissione del provvedimento; b) di sospendere l’utilizzo degli impianti di ventilazione forzata; il loro utilizzo potrà essere ripreso dopo l’esecuzione di una opportuna pulizia straordinaria dei sistemi filtranti; c) divieto di raccolta e consumo di prodotti alimentari coltivati; d) divieto di raccolta e consumo di funghi epigei spontanei ed erbe spontanee; e) divieto di pascolo e razzolamento degli animali da cortile; f) divieto di utilizzo di foraggi e cereali destinati agli animali». Stamattina, quindi, chiuse le strutture per bambini piccoli e ancora tanta attenzione. Soprattutto delle aziende e delle attività lavorative della zona che saranno invitate a effettuare una revisione del sistema di areazione e di pulizia dei filtri per gli elementi rischiosi per la salute che possono essersi sprigionati nel rogo di quella che è essenzialmente una rimessa dei mezzi della società che opera in materiali edili.

Le cause del rogo, comunque, sarebbero di natura accidentale, in base ai primi accertamenti nei quali sono impegnati i carabinieri di Corciano e i vigili del fuoco con personale specializzato, intervenuti con diverse squadre per lo spegnimento dell'incendio. L'indagine comunque è alle prime fasi, ma quanto emerso finora porterebbe a escludere cause dolose per l'innesco.


Dai controlli, poi, sarebbero emersi anche problemi di staticità della struttura, che non è stata sequestrata ma ne è stato inibito l'utilizzo, al momento limitato al solo piazzale. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero