Incendia l'auto dell'ex moglie: chiesti tre anni di carcere. La donna: «Lui in libertà? Ho paura»

Il tribunale di via XIV Settembre
Chiesti tre anni di carcere per un quarantenne di Castiglione del lago finito davanti al giudice di Perugia Angela Avila con l’accusa di stalking nei confronti dell’ex...

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Chiesti tre anni di carcere per un quarantenne di Castiglione del lago finito davanti al giudice di Perugia Angela Avila con l’accusa di stalking nei confronti dell’ex moglie e danneggiamento seguito da incendio. Il processo si celebra con rito abbreviato condizionato. I fatti risalgono al 2022 quando l’uomo ha tenuto «comportamenti molesti» nei confronti della donna «ripetutamente minacciata», «contattata a mezzo telefono e avvicinata lungo la pubblica via» dall’imputato che, tra le altre cose, ha anche «appiccato il fuoco all’autovettura» utilizzata dalla persona offesa (con la quale era in regime di separazione).


Nelle carte dell’accusa si legge di un «perdurante stato di ansia e paura» sofferto dalla donna (assistita dall’avvocato Carla Massa), in particolare dopo l’episodio del 21 ottobre 2022 quando a Castiglione del lago – è ancora il capo di imputazione – «ha cagionato il pericolo d’incendio appiccando il fuoco alla Fiat 500 che riportava danni superiori a 6.000 euro». «Pericolo – spiega la Procura, pm d’udienza Manuela Comodi – consistito nella vicinanza del veicolo all’abitazione della donna e del figlio della coppia e, pertanto, dalla possibilità – collegata anche ad una possibile deflagrazione del veicolo – della espansione delle fiamme con pericolo per la pubblica incolumità». 
Il gup Avila ha rinviato l’udienza a fine mese, riservandosi sull’istanza avanzata dall’avvocato della difesa Luca Aiello di far uscire l’imputato dal carcere (dove era finito in seguito all’evasione dagli arresti domiciliari). «L’imputato libero? La mia cliente ha paura», spiega l’avvocato Massa. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero