Terni. Inaugurato il «Giardino dei Giusti» del Casagrande-Cesi: tutti i nomi scelti dagli studenti delle personalità a cui dedicare un albero

Terni. Inaugurato il «Giardino dei Giusti» del Casagrande-Cesi: tutti i nomi scelti dagli studenti delle personalità a cui dedicare un albero
TERNI        Alberi per la memoria....

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TERNI        Alberi per la memoria. Piante per ricordare personaggi che hanno dato un contributo positivo al mondo, ma soprattutto, all’umanità. È questo il progetto dell’inaugurazione del «Giardino dei Giusti» messo in atto da parte degli studenti dell’Istituto Casagrande Cesi di Terni, perché «Raccontando storie, i giardini dei Giusti insegnano ai giovani a pensare, indicano itinerari di uscita da problemi globali, suggeriscono ambiti in cui esercitare il bene, propongono spazi di decisione tra la stupidità e la ragione, insegna a superare l’odio e l’indifferenza, lasciano intravedere speranze per un mondo diverso, per un futuro migliore». La manifestazione si inserisce nella ricorrenza della Giornata Europea dei Giusti. I ragazzi delle classi 5B, 5H, 5R, 4B, 3H, 3M, 3R, 2L, 2O, 1A, 1L, 1Dss, 1F, 2Dss e 2F, insieme alle docenti Emanuela Manzi, Margherita Vagaggini e Rosalba Aureli hanno applicato agli alberi del giardino adiacente alla sede centrale dell’Istituto i contrassegni con i nomi dei personaggi, per commemorarli e onorarli, perché le piante diano vita alle loro storie. Tra loro, Rosario Livatino, Pio la Torre, Peppino Impastato, vittime della mafia, Carlo Urbani, per il suo contributo alla medicina, Giuseppina Siviglia, Angelo e Teresa Tosi e Oskar Schindler, per aver organizzato la fuga di molti ebrei perseguitati; ma anche Luca Attanasio, diplomatico italiano morto in un agguato nel 2021, Simone Losa, morto a 21 anni durante una operazione caritatevole in Perù. C’è Sonita Alizadeh, rapper e attivista afghana ventiquattrenne che combatte la pratica della vendita delle spose, Yusra Mardini, la nuotatrice agonistica siriana che salvò i compagni dal naufragio durante la traversata in gommone per raggiungere la Grecia; Wallace Broecker, climatologo pioniere della lotta ai cambiamenti climatici, ma anche Luz Long, uno dei protagonisti delle Olimpiadi di Berlino del 1936 con Jesse Owens, e Tommie Smith e John Carlos, che alle Olimpiadi del 1968 alzarono un pugno guantato di nero per i diritti della comunità afroamericana. Non ultimi, anche Lorenzo Parelli, il giovane di recente morto in fabbrica, e David Maria Sassoli, presidente del Parlamento Europeo scomparso a gennaio.

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Il Messaggero