TERNI «La Fiera del Futuro» è una manifestazione che partirà nell’autunno 2020 per durare fino alla primavera...
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Secondo il progetto un rilancio significativo della città potrebbe avvenire rendendola «capitale degli sport minori», programmando una rete di grandi eventi sportivi e rendendo così questo settore uno dei nuovi settori turistici, ad esempio; altra tematica fondamentale, infine, è la proposta di un nuovo piano per il welfare che vada dai servizi sociali ai «servizi di solidarietà e prossimità». Se le città sono i nuclei centrali dello sviluppo dei nostri tempi, le città medie sono, sempre più, tessuti urbani complessi: da questa idea germoglia la «Città grande», il grande comune della conca, come dimensione ideale di visione e progettazione dello sviluppo e della gestione dei servizi sovracomunali, perché «nel nostro territorio i confini amministrativi delle diverse realtà comunali sono già superati dalla dinamica dell’economia, dai movimenti umani, dalla logistica e dalle infrastrutture, dall’istruzione, dall’organizzazione dei servizi e beni pubblici». Come farlo? Creando elementi di attrattività, come un polo universitario e ospedaliero, e pensando «oltre i confini», progettando corridoi strategici (ad esempio verso l’Adriatico) e rapporti con l’area metropolitana di Roma. E a livello regionale? Partendo dalla «crisi del regionalismo umbro» il «Piano strategico» propone una nuova ambiziosa architettura istituzionale dell’Umbria, quella dei territori, che arriva a contemplare una costituente della nuova regione, l’istituzione di ambiti territoriali integrati (i nuovi comprensori, le città grandi, le aree urbane) e una nuova legge elettorale regionale. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero