Umbria, crolla il numero delle imprese guidate da una donna: nell'anno della pandemia nè è sparito quasi il 17 per cento

Umbria, crolla il numero delle imprese guidate da una donna: nell'anno della pandemia nè è sparito quasi il 17 per cento
«Le donne imprenditrici stanno pagando il conto più salato della crisi innescata dal Covid 19. E proprio per questo, ora più che mai, il tema dell'impresa...

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«Le donne imprenditrici stanno pagando il conto più salato della crisi innescata dal Covid 19. E proprio per questo, ora più che mai, il tema dell'impresa femminile va rimesso al centro». Così Giorgio Mencaroni, presidente della Camera di commercio dell'Umbria, ha commentato i risultati di una indagine realizzata da Infocamere sulla evoluzione della componente femminile dell'imprenditoria umbra.

 

Al 31 dicembre 2020 lo stock delle imprese femminili in Umbria si attesta a 23.402 unità, con un tasso di femminilizzazione al 24,84%, tra i più alti d'Italia, dietro soltanto a Molise, Basilicata e Abruzzo. Nell'anno della pandemia, in Umbria sono nate 1.143 imprese con una donna al comando: l'arretramento è pesante - 16,8%, rispetto al 2019.

Molto positivo, al contrario, il dato delle cessazioni, diminuite del 12,2%. Pesante l'impatto dell'emergenza sanitaria sulle imprese femminili di giovani donne under 35, che perdono in un anno 162 imprese, su un totale al 31 dicembre 2020 di 2.260 unità. Il presidente della Camera di Commercio dell'Umbria Giorgio Mencaroni, indica con chiarezza quali azioni servono realmente per sostenere la componente femminile del mondo imprenditoriale: «Garantire un rafforzamento degli incentivi alle imprese, in cui ai tradizionali contributi per le Pmi a guida femminile si devono affiancare strumenti di finanziamento per le startup».

«Frenate dalla pandemia nella voglia di mettersi in proprio, le donne d'impresa - proasegue - mostrano una maggior necessità di supporto economico e finanziario. Dunque hanno bisogno di un migliore accesso al credito. E ancora, assistenza alle imprese, con il sostegno a incubatori e acceleratori specializzati, luoghi nei quali la donna che decide di avviare un'impresa trovi aiuto, competenze, indicazioni.»

L'analisi su base provinciale evidenzia un migliore tasso di femminilizzazione in provincia di Terni, 26,39%, contro il 24,37% registrato in provincia di Perugia. In valore assoluto al 31 dicembre 2020 lo stock delle imprese rosa a Perugia è di 17.607, in calo dello 0,17% su un anno fa. In provincia di Terni si registra un calo più grave dello 0,40%, con uno stock che raggiunge quota 5.795.

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Il Messaggero