Spaccio e rapine: espulsi tre giovanissimi. Il capo si nascondeva al parco Sant'Anna

Spaccio e rapine: espulsi tre giovanissimi. Il capo si nascondeva al parco Sant'Anna
PERUGIA - ​E’ arrivato dal Marocco con la madre in Italia a 5 anni, per ricongiungersi al proprio padre che già lavorava e risiedeva regolarmente a Castiglion del...

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PERUGIA - ​E’ arrivato dal Marocco con la madre in Italia a 5 anni, per ricongiungersi al proprio padre che già lavorava e risiedeva regolarmente a Castiglion del Lago.

Vi è cresciuto vivendo in famiglia e frequentando le scuole sino all’adolescenza.
Ha modificato il suo stile di vita dopo i 16 anni quando, con gli amici più assidui, ha iniziato a commettere reati.
Dal 2011 ad adesso si è macchiato di ben 18 reati, tra cui furti, spaccio di stupefacenti, associazione a delinquere e rapina.
Ha lo stesso profilo criminale degli altri suoi assidui conoscenti con i quali ha formato una vera e propria “banda”: giovanissimi, inclini a delinquere, provenienti da genitori immigrati, incensurati e che vivono onestamente del loro lavoro.
I giovanissimi hanno tenuto molto impegnate le forze dell’ordine del Trasimeno che più volte li hanno arrestati e i relativi procedimenti penali sono già definiti con sentenze di condanna.
Di recente l’Ufficio Immigrazione ha proceduto a rimpatriare due suoi amici “fedelissimi” che, in collaborazione con i Carabinieri di Città della Pieve ,  sono stati espulsi, pericolosità sociale e rimpatriati con scorta fino a destinazione.
Non è stato possibile procedere alla sua espulsione perché ha lasciato Castiglione del Lago facendo perdere le sue tracce.
Ma l’altro pomeriggio nel corso di un servizio di controllo del Territorio Straordinario è stato identificato dagli agenti del Reparto Prevenzione Crimine presso il Parco di Santa Giuliana; è stato condotto in Questura .
 Ne è uscito l’indomani per la convalida della sua espulsione e per essere scortato, con poliziotti di Perugia a bordo dell’aereo fino a Casablanca.
Nonostante che suo padre e sua madre vivano ancora qui lui dovrà rimanere in Marocco.
I tre componenti della banda di giovanissimi che imperversavano nei comuni del Trasimeno sono adesso tutti rimpatriati.
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Il Messaggero