Il ternano Pagani non si ferma più, arriva anche il record mondiale disabili nell'immersione in mare

Il ternano Pagani non si ferma più, arriva anche il record mondiale disabili nell'immersione in mare
Nuova impresa per il ternano Fabrizio Pagani. Ai suoi tanti record mondiali nell'apnea subacquea categoria disabili, aggiunge ora anche il primato iridato di immersione in...

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Nuova impresa per il ternano Fabrizio Pagani. Ai suoi tanti record mondiali nell'apnea subacquea categoria disabili, aggiunge ora anche il primato iridato di immersione in mare in assetto variabile senza attrezzi. Lo ha stabilito in Toscana, a Scarlino, vicino Follonica, nel mar Tirreno. Pagani ha raggiunto in immersione la profondità di 36 metri, superando il precedente record che apparteneva, con la misura di 30 metri, al turco Ufuk Koçac, stabilito nel 2017. L'atleta ternano, 54 anni, per l'immersione ha utilizzato una speciale slitta in acciaio che si è fatto realizzare dalla ditta di carpenteria metallica del ternano Crocioni. L'impreaa consisteva nell'immersione in verticale, per poi risalire autonomamente. Un tentativo che Pagani ha effettuato dopo un'ultima serie di visite e controlli medici e, con il via libera di Effemedica, ha potuto procedere al suo tentativo. Il record è stato centrato nella tarda mattinata di giovedì 30 giugno. E avrebbe potuto regalare anche una misura più profonda, ma le dimensioni del fondale del punto di mare in cui è avvenuto il tentativo non lo consentivano. La soddisfazione del recordman umbro nelle sue prime dichiarazioni: "Questo record - dice a caldo - segna un nuovo capitolo nella storia dell’apnea con disabilità motoria. E’ un segnale, come un messaggio di forza e resilienza contro ogni limite. Per me era una sperimentazione. E’ andata bene e, quindi, è stato un inizio. L’assetto variabile è una disciplina un po' meno selezionata dagli apneisti, in quanto più inusuale e perché ha una logistica più impegnativa e si va esclusivamente nei tentativi singoli di record". Per Pagani, questo risultato può davvero aver aperto una nuova strada. "Adesso - aggiunge - mi piacerebbe dedicarmi di più a queste discipline outdoor. Non è semplice, per una serie di motivi legati proprio alla logistica. Piano piano, vediamo cosa verrà fuori. A me, piacerebbe andare avanti".

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Il Messaggero