Apnea, la disabilità non ferma Pagani: impresa anche in gara con i normodotati

Apnea, la disabilità non ferma Pagani: impresa anche in gara con i normodotati
Non solo sport disabili, Fabrizio Pagani, atleta di Terni e primatista...

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Non solo sport disabili, Fabrizio Pagani, atleta di Terni e primatista mondiale nell'apnea subacquea, va ai campionati italiani assoluti e se la cava pure contro i normodotati. Nono posto assoluto nell'apnea statica e trentunesimo in quella dinamica (con la pinna) con una misura con la quale supera il suo stesso record mondiale categoria disabili, pur senza averne l'omologazione ufficiale. E' riuscito, così, a mettere in pratica il suo mantra, quello che ripete sempre, secondo il quale in nome dello sport si abbatte ogni barriera e ogni disabilità e nulla è più impossibile. Il 14 e 15 maggio 2021 l'atleta umbro, 53 anni e recordman mondiale di apnea subacquea per disabili proprio nelle due discipline, ha partecipato ai campionati italiani assoluti a Novara. Nell'apnea dinamica, percorrendo in immersione 130,80 metri, ha superato il suo stesso record mondiale: «Ho ritenuto, però, non chiederne l'omologazione - spiega Pagani - essendo una misura conseguita in una manifestazione per normodotati e anche in quanto ero in una vasca da 50 metri, che non avevo mai provato prima. E', tuttavia ufficialmente riconosciuto come nuovo record italiano della mia categoria». Un grande risultato, per lui che pratica questa disciplina con una gamba sola, avendo avuto l'amputazione della gamba destra e avendo la funzionalità del braccio destro limitata. Tanto per far capire quanto vale la prestazione di Pagani, basti pensare che nell'apnea statica, dove tutti gli altri avevano “solo” una gamba in più, lui è riuscito comunque a essere tra i primi dieci più forti d'Italia in assoluto. «Nella statica – commenta lui – non è un elemento da considerare. Essendo statica, conta solo chi trattiene di più il fiato e chi lo fa per più tempo. Lì, tra chi è invalido e chi no, non fa differenza. Ma quello che più mi interessa è avere la conferma di come nello sport si possa gareggiare tutti insieme, normodotati e disabili. In questa logica, ci sta che un atleta disabile gareggi in una gara per normodotati. Io lo ho fatto, grazie al fatto di aver fatto le prestazioni che mi permettevano di partecipare anche negli assoluti». Qualche rammarico, per aver chiesto la non omologazione di una prestazione che comunque supera il suo stesso record mondiale di categoria? «No, assolutamente. Non mancheranno nuove opportunità, per riprovarci».

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Il Messaggero