Il prefetto di Perugia riceve i militari dell’Esercito impegnati nell’operazione “Strade Sicure”

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PERUGIA - “L’apporto dell’Esercito nei servizi di...

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PERUGIA - “L’apporto dell’Esercito nei servizi di controllo del territorio è oggetto di costante, unanime apprezzamento da parte dei Sindaci e cittadini, oltre che delle Forze di Polizia, per l’ineccepibile professionalità e puntualità nello svolgimento delle attività”. Sono state queste le parole che il Prefetto di Perugia,  Armando Gradone, nel corso dell’incontro dell’11 marzo 2021, ha rivolto al Colonnello Antonio D’Agostino, Comandante del 3° Reggimento Guastatori e alla guida del Raggruppamento “Umbria-Marche” dell’Operazione “Strade Sicure” dallo scorso dicembre. All’evento ha partecipato anche il Comandante del Centro Militare “Umbria”, Colonnello Vincenzo Nazzato. In un periodo particolarmente delicato per la sicurezza della collettività a causa della emergenza sanitaria da “COVID-19”, l’incontro ha rappresentato un ulteriore momento di confronto fra le citate Istituzioni, a testimonianza dell’eccellente clima di collaborazione e stima instaurato che ha negli ultimi mesi portato alla riorganizzazione e alla intensificazione dei controlli delle pattuglie dell’Esercito in tutta la Provincia di Perugia. Il Raggruppamento “Umbria – Marche” è attualmente composto da personale del 3° Reggimento Guastatori, con sede in Udine, e dai Granatieri del 2° Battaglione “Cengio”, con sede in Spoleto. In particolare, i 77 militari dell’Esercito impiegati in tutta la Provincia assicurano la vigilanza di oltre 20 siti sensibili attraverso l’impiego quotidiano di n. 5 pattuglie dinamiche, in Perugia e altri n. 17 Comuni (Spoleto, Trevi, Foligno, Spello, Nocera Umbra, Bastia, Deruta, Marsciano, Città della Pieve, Castiglione del Lago, Magione, Umbertide, Città di Castello, Gubbio, Gualdo Tadino) e n. 4 servizi di vigilanza fissa presso i siti UNESCO di S.M. degli Angeli e Assisi. Dallo scorso mese di dicembre, lavorando nel pieno rispetto delle misure di contenimento del contagio da COVID – 19, nella sola piazza di Perugia i soldati dell’Esercito hanno svolto oltre 1.000 attività di vigilanza fissa, dinamica e pattugliamento motorizzato sui 36 siti e obiettivi sensibili individuati dalle autorità prefettizie, oltre 2.000 controlli/identificazioni e 300.000 chilometri complessivamente nella rispettiva area di responsabilità.

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Il Messaggero