Il nipote del vicesindaco partecipa al concorso per un posto all'ufficio anagrafe, è bufera a San Venanzo `

Il nipote del vicesindaco partecipa al concorso per un posto all'ufficio anagrafe, è bufera a San Venanzo `
SAN VENANZO Terremoto al comune di San Venanzo. A far tremare le mura...

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SAN VENANZO Terremoto al comune di San Venanzo. A far tremare le mura del municipio guidato dal sindaco Marsilio Marinelli, la bufera che in questi giorni si sta abbattendo su un concorso, bandito dall'ente, per l'assunzione di un istruttore amministrativo. Alla vigilia della prova orale, fissata per il 12 dicembre, è spuntato un esposto presentato alla Procura della Repubblica di Terni da alcuni dei partecipanti preoccupati per alcune possibili incongruenze nello svolgimento del concorso. Sotto la lente della Procura - per il momento è stato aperto un fascicolo ma non è escluso che si arrivi a acquisire ben presto tutta le documentazione relativa al concorso ci sarebbe la situazione per la quale il responsabile del procedimento concorsuale, il vice sindaco Stefano Posti, è anche lo zio del primo classificato nella prova scritta che si è svolta il 7 novembre. La vicenda è stata portata all'attenzione dell'opposizione consiliare che lo scorso 22 novembre ha presentato una interrogazione a risposta scritta che, nel consiglio comunale di mercoledì non ha ottenuto risposta. La contestazione parte dal fatto che un responsabile di procedimento pubblico, in questo caso di un concorso, o membro di commissione valutatrice, non può essere legato, fino al 4° grado di parentela, a nessuno dei partecipanti/candidati, pena, a norma di legge, l'obbligo di sostituzione. A San Venanzo invece, a quanto pare, nonostante tra i partecipanti ci fosse il nipote del vice sindaco, quest'ultimo responsabile dello svolgimento del concorso, le prove sono andate avanti. E anche sulle prove, in particolare su quella scritta, ci sarebbero delle contestazioni poiché, a norma di legge, le domande che dovevano essere proposte ai candidati devono essere tre, e in questo caso si era invece di fronte solo a una e, a detta dei partecipanti, nemmeno troppo difficile. Né il sindaco Marinelli, né il vicesindaco Posti, almeno finora, hanno dato risposte: «Come consiglieri di opposizione nel consiglio comunale di San Venanzo spiega il capogruppo Riccardo Nucci - ci siamo mossi da garantisti. Abbiamo presentato subito un'interrogazione per chiedere spiegazioni al sindaco Marinelli. Il fatto che ad oggi non sia giunta risposta, ci lascia molto preoccupati. Qui in gioco c'è l'immagine di San Venanzo. Noi restiamo a disposizione di tutti». Il concorso oggetto del contendere era partito con una preselezione a cui avevano partecipato 135 candidati, alla prova scritta erano arrivati in 50, alla prova orale ne saranno esaminati 17. Nel frattempo, a preoccupare la politica è anche la posizione del capogruppo di maggioranza, Nicola Rossetti, che estraneo alla vicenda, ha rassegnato le proprie dimissioni durante il consiglio di mercoledì. A rischio quindi anche la tenuta della giunta Marinelli travolta, amministrativamente e politicamente, da una vicenda i cui contorni potrebbero, a questo punto, estendersi anche a altre assunzioni già perfezionate. Secondo quanto si apprende, il giovane risultato primo alla prova scritta, sarebbe il figlio del fratello del vicesindaco Stefano Posti, Giorgio, lo stesso che dal 1995 al 2004, per due mandati in quota centrosinistra, ha ricoperto il ruolo di sindaco di San Venanzo.


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Il Messaggero