Il “Martirio di San Terenziano” chiude il Festival Federico Cesi

Il “Martirio di San Terenziano” chiude il Festival Federico Cesi
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ACQUASPARTA - Chiude la quattordicesima edizione del Festival Federico Cesi “Italia Princeps Musicae” un concerto unico, frutto di un progetto realizzato dall’associazione Fabrica Harmonica in collaborazione con la Diocesi di Orvieto-Todi e l’associazione Via Luce di Parigi. Appuntamento giovedì 9 settembre, alle ore 21,30, a Palazzo Cesi, con la prima esecuzione in tempi moderni dell’opera sacra “Il Martirio di San Terenziano”, un oratorio inedito scritto nel 1718 da Antonio Caldara su libretto di Giuseppe Piselli, nato a Todi alla fine del ‘600, per soli, ensemble vocale e strumentale. Attualmente dell’opera non esistono né edizioni a stampa, né incisioni. Il manoscritto è stato rinvenuto nel 2017 presso l’Archivio di Stato di Vienna e si suppone che il Martirio sia stato rappresentato durante la Quaresima dell’anno 1718 presso la Corte degli Asburgo a Vienna, dove Caldara era musicista di corte e Piselli poeta cesareo. Il concerto, ad ingresso gratuito, con prenotazione obbligatoria (chiamando i numeri +393939145351 e +393938385945), sarà eseguito da artisti di fama internazionale come il contralto Floriano D'Auria (che ricoprirà il ruolo di San Terenziano, vescovo di Todi nel primo secolo dopo Cristo), il soprano Annalisa Pellegrini, il baritono Roberto Mattioni, il tenore Raimundo Pereira Martinez e il basso Mauro Borgioni, accompagnati dal gruppo vocale RomEnsemble, dall’orchestra d’archi e clavicembalo formata dall’Orchestra Internazionale di Roma e dall’Ensemble Via Luce di Parigi (Gabriele Benigni primo violino). Il Festival Federico Cesi - che quest’anno  ha voluto rendere omaggio alla forza dei cittadini e al loro spirito di resilienza dimostrato durante la pandemia da Covid-19 - ha ricevuto patrocinio della Regione Umbria, della Diocesi di Orvieto-Todi, dei Comuni che di Acquasparta, San Gemini e Montecastrilli, ed è stato organizzato grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni.

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Il Messaggero