Il fair play agli Special Olympics: rugbista-partner vince la medaglia ma la regala alla ragazza infortunata

Il fair play agli Special Olympics: rugbista-partner vince la medaglia ma la regala alla ragazza infortunata
Ai Giochi Nazionali Estivi Special Olympics splendido gesto di fair play del ternano Pietro Lisi, giocatore del Terni Rugby che era a Torino in qualità di partner degli...

Continua a leggere con la nostra Promo Flash:

X
Scade il 29/05
ANNUALE
11,99 €
79,99€
Per 1 anno
SCEGLI
MENSILE
1,00 €
6,99€
Per 6 mesi
SCEGLI
2 ANNI
29 €
159,98€
Per 2 anno
SCEGLI

VANTAGGI INCLUSI

  • Tutti gli articoli del sito, anche da app
  • Approfondimenti e newsletter esclusive
  • I podcast delle nostre firme

- oppure -

Sottoscrivi l'abbonamento pagando con Google

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Ai Giochi Nazionali Estivi Special Olympics splendido gesto di fair play del ternano Pietro Lisi, giocatore del Terni Rugby che era a Torino in qualità di partner degli atleti con disabilità intellettiva del Liceo Artistico che partecipavano all'evento. Pietro si è infatti cimentato come partner della staffetta 4x100 per aiutare il team scolastico ternano che anche grazie a lui si è classificato al terzo posto vincendo la medaglia di bronzo. Pietro in realtà non doveva prendere parte a quella gara, ma a causa di un infortunio capitato a un'altra ragazza partner degli atleti con disabilità, ha deciso di correre la staffetta al suo posto. Se Pietro non avesse accettato di correre, gli atleti speciali del Liceo Artistico non avrebbero potuto gareggiare. Ma il meglio Pietro lo ha fatto vedere non in pista, piuttosto al momento della premiazione. Chiamati sul podio per ricevere i giusti onori da Special Olympics, Pietro si è tolto la medaglia che aveva appena ricevuto e ha chiamato a gran voce la ragazza infortunata che era stata costretta a saltare la gara, sostituita proprio dallo stesso Pietro, regalandole la medaglia vinta. «Un gesto spontaneo venuto dal cuore - commenta il Terni Rugby - che descrive alla perfezione il significato della parola sostegno, fondamento dei tanti valori che animano il nostro splendido sport, e la forza dirompente del messaggio di inclusività di Special Olympics. Se Pietro non avesse accettato di correre, gli atleti speciali del Liceo Artistico non avrebbero potuto gareggiare. E come se non bastasse ha poi rinunciato la sua medaglia per regalarla alla partner che era stata costretta a saltare la prova per infortunio. Bravo Pietro, il Terni Rugby è orgoglioso di te. E' così che si comporta un vero Drago».

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero