Terni, Giuli vince la sfida: il Telamone sarà fisso a Terni per 5 anni. E Rossi: «Facciamone il brand del museo»

Terni, Giuli vince la sfida: il Telamone sarà fisso a Terni per 5 anni. E Rossi: «Facciamone il brand del museo»
TERNI        Il Telamone,...

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TERNI        Il Telamone, l’imponente cariatide romana ritrovata a Terni nel 1971 è tornato in città  all’inizio di quest’anno dal Museo Archeologico di Perugia, ed è diventato il fiore all’occhiello del museo intitolato a Claudia Giontella. C’erano grande trepidazione e diversi interrogativi riguardo il suo destino, ma, a distanza di qualche mese, la buona notizia che tutti stavano aspettando è arrivata: il Telamone, annunciano dal Comune, rimarrà fisso a Terni per almeno cinque anni, a partire da gennaio 2021. Con orgoglio Andrea Giuli, vicesindaco e assessore alla Cultura, diffonde la notizia: «Nelle ore scorse, con una comunicazione ufficiale alla Direzione regionale musei dell’Umbria e al Comune di Terni, gli uffici preposti del Ministero dei Beni e le Attività Culturali e del Turismo hanno formalmente concesso il deposito a lungo termine del Telamone a Terni; il Mibact scrive chiaramente che non si potrà muovere. Ma solo salvaguardare, fruire e valorizzare. E noi questo cercheremo di fare. Il risultato era tutt’altro che scontato, ci abbiamo lavorato assai» conclude, ringraziando gli uffici comunali competenti, la Direzione Regionale Musei e il Ministero. Altrettanto soddisfatto per il risultato raggiunto è Michele Rossi, consigliere di Terni Civica, che fin dall’inizio si è speso per il trasferimento in città della statua puntando sul valore storico e sul significato che ha per la comunità. «Da questo punto», afferma infatti, «dovrà necessariamente partire un’opera di valorizzazione di questo importante bene che dovrà passare attraverso iniziative di promozione, studio e approfondimento». E poi, l’idea: «Ho sempre pensato, inoltre, che il Telamone di Terni potesse diventare un’icona grafica, un logo da riprodurre accanto alla denominazione che dedica il nostro museo archeologico a Claudia Giontella, al fine di identificare e caratterizzare ancora di più il museo. Potrebbe, insomma, diventare un brand, da usare in ogni comunicazione del museo stesso» spiega, promettendo il suo impegno per procedere in questa direzione.
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Il Messaggero