La Jindal a muso duro: vuole smontare la fabbrica. Lavoratori in picchetto

Il "picchetto" davanti alla fabbrica Treofan
Stamattina, 19 novembre, via al primo sit-in da parte dei lavoratori della Treofan che stanno osservando la messa in liquidazione della loro società. Si sono...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Stamattina, 19 novembre, via al primo sit-in da parte dei lavoratori della Treofan che stanno osservando la messa in liquidazione della loro società. Si sono naturalmente riuniti davanti alla porta centrale del Polo Chimico, con bandiere e striscioni per far vedere che la loro voglia di battersi per il proprio posto di lavoro non è sfumata. Tutto questo all'indomani del primo incontro con il liquidatore della società, il quale ha confermato direttamente che non ha nessun indirizzo se non quello di mettere la parola fine alla esperienza italiana della Jindal, la multinazionale indiana; la famiglia Jindal era diventata proprietaria dopo che la società che ne deteneva il pacchetto azionario, che faceva parte della galassia di De Benedetti, aveva pensato ad una riduzione dell'impegno nel settore della chimica. I lavoratori hanno deciso di replicare il picchetto di presenza il prossimo lunedì in concomitanza di un altro incontro col liquidatore, sempre per mantenere viva la loro presenza sul territorio, davanti alla portineria prospicente alla Flaminia.

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero