«Ho sposato la nipote di Fidel Castro». Allenatore umbro nei guai per truffa. E' Lorenzo Mambrini ex ct della nazionale cubana

Il tribunale di via XIV Settembre
Rinviato a giudizio il 16 novembre prossimo il tifernate Lorenzo Mambrini, 45 anni: l’ex commissario tecnico della nazionale di calcio cubana è accusato di truffa in...

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Rinviato a giudizio il 16 novembre prossimo il tifernate Lorenzo Mambrini, 45 anni: l’ex commissario tecnico della nazionale di calcio cubana è accusato di truffa in quanto viene ritenuto responsabile di aver spillato oltre 28 mila euro a un padre disperato al quale aveva fatto credere di aver sposato la nipote di Fidel Castro. Stando alla ricostruzione accusatoria di Città di Castello «in concorso con altri soggetti non identificati» ha messo in atto «artifizi e raggiri» «offrendo la disponibilità a interessarsi della vicenda familiare delicata e dolorosa» di un suo amico, oggi persona offesa, preoccupato per le «precarie condizioni di vita del figlio residente con la madre a Cuba». L’obiettivo dell’uomo era l’ottenimento dell’affido del bambino e Mambrini, che si trovava nell’isola per impegni professionali, «ne ha carpito la fiducia millantando ottimi contatti con le autorità dell’isola e legami personali con la famiglia Castro, avendo sposato la nipote di Fidel Castro». Secondo quanto emerso si è adoperato per «procurargli un incontro in videochiamata con presunti funzionari del governo» e un altro appuntamento con un «sedicente notaio». «Reiterate e pressanti richieste» di denaro sono seguite senza nessun risultato, però, per il padre. Mambrini (difeso dall'avvocato Luca Gentili) ha «indotto in errore la persona offesa sulla effettività dei propri contatti e della propria intercessione, sull’evolversi della situazione personale e giudiziaria del minore, sulla reale destinazione delle somme richieste, procurandosi per sé e per gli altri l’ingiusto profitto di 28.226 euro, rendendosi poi irreperibile». I soldi erano arrivati tramite bonifici, dazioni di contanti e ricariche PostePay, anche sul conto corrente della madre.

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Il Messaggero