Gubbio, piazza Grande torna a splendere. Decisiva la spinta dei Ceri

Tante gente per la riapertura con il presidente della Regione, Donatella Tesei, e la senatrice Emma Pavanelli

La riapertura di piazza Grande con inaugurazione
GUBBIO - Piazza Grande è stata riaperta. Il simbolo dell’acropoli, chiuso da luglio per i lavori di consolidamento e la ripavimentazione al posto della precedente che...

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GUBBIO - Piazza Grande è stata riaperta. Il simbolo dell’acropoli, chiuso da luglio per i lavori di consolidamento e la ripavimentazione al posto della precedente che risaliva al 1970, è tornato a mostrarsi da ieri (domenica 28 aprile) con la cerimonia di inaugurazione alla presenza di tantissima gente, tra eugubini e turisti, e del gruppo sbandieratori che ha ancor più illuminato con le bandiere il pomeriggio di sole.

C’erano il presidente della Regione, Donatella Tesei con l’assessore regionale alle Infrastrutture Enrico Melasecche, la senatrice Emma Pavanelli e il sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, che al mattino aveva ospitato il sindaco eugubino Filippo Mario Stirati con gli sbandieratori per la manifestazione in onore dell’indimenticato artista Oscar Piattella nella città marchigiana capitale italiana della cultura 2024.

Completato l’intervento per un importo di un milione e 250mila euro, di cui 800mila finanziati dal Ministero della Cultura e il resto da un mutuo stipulato dal Comune con la Cassa depositi e prestiti (450.000), che è stato caratterizzato nell’avvio del cantiere dal ritrovamento dei resti di due basamenti in pietra posizionati verso il parapetto a lato sulla città che avrebbero fatto parte dell’antico portico risalente al quindicesimo secolo, che fino al 1837 era presente in piazza e venne rimosso per volontà della famiglia dei nobili Ranghiasci che abitava il palazzo davanti e voleva godere meglio del panorama.

C’era la Giunta Stirati al completo con il vicario della Diocesi, don Mirko Orsini (che ha impartito la benedizione), i balestrieri, l’Università dei Muratori, l’associazione Maggio Eugubino, le Famiglie ceraiole e i balestrieri con la Banda Comunale che alla fine del cerimoniale ha eseguito l’Inno di Mameli e il campanone che ha fatto sentire la propria voce solenne. In un video sono state ripercorse le fasi dei lavori realizzati.

«Questa piazza l’inaugura la città - ha detto il sindaco Stirati -, è stato un lavoro fondamentale, non c’era bisogno solo di rimettere in sesto la pavimentazione ma anche di mantenere una certa estetica. Non credo di poter chiedere di più dal mio ruolo pubblico in seguito a queste operazioni».

Tesei ha ricordato che piazza Grande «è il cuore di Gubbio ed è un patrimonio straordinario per gli eugubini e per l’intera Umbria».

L’assessore comunale ai Lavori pubblici, Valerio Piergentili, ha evidenziato «la grande responsabilità di essere stato l’assessore che ha portato a termine il rifacimento di una delle opere più significative e belle. Sono stati mesi difficili, poi per fortuna la scadenza del 15 maggio ci ha dato la giusta spinta per portare tutto a compimento».

Ha tenuto banco nella riapertura la differenza cromatica su parti della piazza, lunga fino a 68 metri e larga circa 35, di un colore biancastro e grigiastro rispetto al rosso dominante tradizionale. La superficie presenta una forte porosità e assorbirebbe la gomma di mezzi e scarpe, oltre che dell’umidità, con il timore di esperti geologi che d’inverno si potrebbero lesionare alcune parti della pavimentazione per il ghiaccio insinuato nelle cavità interne ai mattoncini. Quella differenza cromatica potrebbe essere sanata dagli interventi periodici di ripulitura con prodotti specifici. Sono stati notati anche dei dislivelli nel mattonato, forse per riconsegnare la piazza nei tempi prestabiliti.

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Il Messaggero