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GUBBIO Aveva compiuto ottant'anni il 2 aprile scorso Amedeo Baldinucci ed era molto conosciuto per la lunga attività di insegnante al liceo “Giuseppe Mazzatinti” e di storia allo sperimentale dalla seconda metà degli anni Settanta, quindi l'impegno da consigliere comunale, nell'associazionismo ambientalista e come presidente dell'Aelc (Associazione eugubina per la lotta contro il cancro). Nel primo pomeriggio di ieri ha perso la vita in un incidente sulla solita strada statale Pian d'Assino, poco dopo l'uscita di Padule in direzione Branca. Sono rimaste coinvolte una Volkswagen Polo condotta dal Baldinucci, una Fiat Panda e una Toyota Yaris. A fianco del professore c'era la moglie, trasferita con l'elicottero in gravi condizioni al Santa Maria della Misericordia di Perugia, con altre due persone ferite. Uno degli automobilisti sembra aver avuto un colpo di sonno piombandogli addosso (le cause sono in corso di accertamento). Sul posto si sono portati vigili del fuoco, carabinieri e vigili urbani. La strada è rimasta chiusa per qualche ora in entrambe le direzioni tra gli svincoli di Torre Calzolari e Padule, all'altezza del chilometro 12,800, con l'intervento del personale Anas e il traffico deviato sul vecchio tracciato che attraversa le frazioni. La tragedia riapre il dibattito sull'inadeguatezza della Pian d'Assino: l'Anas è stata sollecitata più volte a trovare soluzioni per ridurne la pericolosità. Risale al 17 agosto scorso la missiva del prefetto di Perugia, Armando Gradone, al sindaco Filippo Mario Stirati e alla polizia stradale di Perugia, in risposta a Stirati sulla richiesta «di valutare l'opportunità di assicurare un efficace controllo della velocità mediante il sistema Virgilius (Tutor)», nell'evidenziare «l'intenso traffico veicolare e l'elevato tasso di incidentalità del tratto da Branca a Mocaiana». La prefettura ha interessato Anas, che ha prospettato l'attivazione «delle classiche postazioni fisse nei punti critici rilevati a seguito di apposita analisi dei dati infortunistici». Anas si è detta disponibile a un incontro per le postazioni, ritenendo Virgilius «sofisticato e indicato per arterie a quattro corsie su itinerari a lunga percorrenza». Il prefetto si è riservato «di sottoporre quanto prima l'argomento all'esame del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica per le valutazioni di competenza».
Il Messaggero