Gubbio, la bretella di Madonna dei Perugini verrà sistemata e riaperta

La bretella stradale di Madonna dei Perugini
GUBBIO - La bretella stradale della Madonna dei Perugini verrà sistemata e aperta al transito dopo anni di proteste e polemiche perché ritenuta una soluzione ideale...

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GUBBIO - La bretella stradale della Madonna dei Perugini verrà sistemata e aperta al transito dopo anni di proteste e polemiche perché ritenuta una soluzione ideale per alleggerire il traffico nei punti di accesso e uscita dalla città. L’ha annunciato il sindaco Filippo Mario Stirati, non specificando al momento tempi, modalità e da dove arriveranno le risorse economiche.

A palazzo Pretorio si parla con insistenza di un’operazione che andrà in porto grazie all’intesa con il gruppo che realizzerà un altro distributore di benzina nella zona dove già ci sono due storiche stazioni di servizio (Esso in via Perugina e Ip ex Tamoil lungo la variante della strada statale Pian d’Assino tra le uscite di Gubbio-Scheggia e bivio Contessa), più un’altra in via di realizzazione proprio davanti l’Ip ex Tamoil per iniziativa di un gruppo imprenditoriale marchigiano.

La società del nuovo distributore di benzina, previsto nel giro di qualche decina di metri dagli altri tre, si sarebbe resa disponibile a corrispondere una cifra nettamente superiore per acquisire un terreno comunale da integrare all’area privata dove sorgerà, e quei soldi verrebbero utilizzati dal Comune per renderere agibile e percorribile la bretella di collegamento tra via Perugina e via Paruccini, che a maggio-giugno 2021 era diventato uno snodo centrale visti i lavori di Anas sulla variante della strada statale numero 219 Pian d’Assino.

Quel tratto di meno di un chilometro era stato realizzato con 200mila euro tirati fuori dalle imprese eugubine Barbetti, Colacem e loro collegate, Cereria artigianale umbra, Colmef, Cvr, Siami, Autotrasporti Mori. Era stato attivato per fronteggiare l’emergenza e anche con la prospettiva di alleggerire il traffico. C’è stato un protocollo firmato nel maggio 2021 dall’Amministrazione Comunale e dalle aziende coinvolte che avrebbero poi valutato la possibilità di completare l’intervento, visto che la bretella si era comunque deteriorata.

Stirati ha scaricato ogni responsabilità sulle aziende, come se quel tratto fosse privato e non pubblico, oltre che previsto dal Piano regolatore. Sono cadute nel vuoto le ripetute sollecitazioni in consiglio comunale, soprattutto da parte della Lega con i consiglieri Michele Carini e Sabina Venturi, per risolvere la questione.

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Il Messaggero