Guardia di Finanza Perugia: l’operazione “gluten free” sventa una truffa sanitaria da centinaia di migliaia di euro.

Guardia di Finanza Perugia: l’operazione “gluten free” sventa una truffa sanitaria da centinaia di migliaia di euro.
PERUGIA - I Finanzieri del Comando Provinciale di Perugia, al termine di un’articolata indagine, hanno denunciato il rappresentante di una società, responsabile di...

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PERUGIA - I Finanzieri del Comando Provinciale di Perugia, al termine di un’articolata indagine, hanno denunciato il rappresentante di una società, responsabile di avere messo in atto una vera e propria truffa finalizzata a fruire di specifici rimborsi previsti per agevolare le persone che soffrono di celiachia. La società, regolarmente accreditata presso la USL, richiedeva i rimborsi previsti dalla normativa di settore, certificando di avere venduto prodotti che, in realtà, non erano mai stati ceduti. In alcuni casi, il beneficio è stato chiesto per prodotti venduti a soggetti che non avevano diritto ad alcun rimborso. A completamento del quadro, l’azienda riconosceva ai clienti degli “abbuoni” e delle agevolazioni vietate dalla normativa di settore, concedendo agli acquirenti (quelli veri) dei vantaggi indebiti che, di fatto, potevano essere considerati una forma di concorrenza sleale. Ammontano a 330 mila euro le somme indebitamente richieste dalla società, relative alla vendita (in certi casi mai avvenuta) di più di 63 mila prodotti. Accertamenti svolti presso la USL di competenza hanno permesso corroborare gli esiti delle indagini. L’indagine, materialmente svolta dalla Compagnia di Perugia sotto il coordinamento della locale Procura della Repubblica, ha portato alla contestazione, in capo al titolare dell’impresa, del reato di truffa ai danni dello Stato, per il quale si rischia fino a 5 anni di reclusione. L’operazione si colloca nell’ambito della tutela della spesa pubblica, settore nel quale il Corpo della Guardia di Finanza è costantemente impegnato al fine di evitare che le finanze pubbliche vengano intaccate, tramite atteggiamenti fraudolenti, a scapito di persone in reale stato di necessità, come coloro che soffrono di patologie croniche.
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Il Messaggero