PERUGIA - Sono accusati di avere minacciato per mesi i loro compagni di classe, derubandoli di penne e quaderni, colpendoli con calci e pugni, ma anche deridendoli per il loro...
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carabinieri di Gualdo Tadino hanno notificato un provvedimento di permanenza in casa per atti persecutori. Senza possibilità di uscire né di comunicare con alcuno al di fuori dei genitori. Bloccato anche l'uso dei social.
La misura cautelare è stata notificata inizialmente a un quindicenne e ora a un suo connazionale di 16 anni, considerato suo complice. Quest'ultimo è stato rintracciato - hanno spiegato gli investigatori in una conferenza stampa a Perugia - appena tornato in Italia dal suo Paese d'origine nel quale si era recato con la famiglia. L'ordinanza a carico dei due ragazzi è stata disposta dal tribunale per i minorenni di Perugia.
Nel fascicolo d'indagine sono finiti i racconti di sei studenti ascoltati dai militari della stazione di Gualdo Tadino e le note disciplinari scritte sul registro dai docenti. Tra le accuse anche quella di aver danneggiato i bagni dell'istituto e
minacce ai compagni di «fargliela pagare» se avessero indicato loro come responsabili. I due ragazini dovranno seguire un percorso di recupero con lezioni sulla legalità. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero