Grifo, utilizzati finora 28 giocatori: troppi, la richiesta a Formisano di scegliere il blocco dei titolari

Alessandro Formisano
PERUGIA - Sta per chiudersi un 2023 da dimenticare e per il Perugia ed è il momento di fare i conti. Nel senso letterale del termine. Tra i conti che saltano agli occhi...

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PERUGIA - Sta per chiudersi un 2023 da dimenticare e per il Perugia ed è il momento di fare i conti. Nel senso letterale del termine. Tra i conti che saltano agli occhi c’è quello del numero di giocatori della rosa impiegati nelle prime 19 gare di campionato, un girone di andata chiuso al quinto posto a 16 punti dalla vetta, al di sotto delle aspettative di società e tifosi. 

Ebbene, solo la Spal, che ha chiuso l’andata in cui ha utilizzato la bellezza di 29 giocatori, ne ha cambiati più del Perugia, che ha invece impiegato 28 uomini. Non è casuale che nelle prime posizioni di questa classifica ci siano squadre che non stanno rispettando le aspettative come Juventus Next Gen e Rimini (anche 28 giocatori) e Fermana (26). Tutte formazioni alla ricerca dell’undici giusto.
Il caso del Perugia è abbastanza diverso perché, al di là dei risultati, quella di “non lasciare nessuno indietro” era una precisa prerogativa del tecnico uscente Baldini. E proprio il turnover di elementi considerato eccessivo ha finito per pesare (insieme ad altri fattori) sulla scelta di avvicendare il tecnico di Massa con Formisano prima della sfida al Cesena persa in malo modo. 
A Formisano nel ritorno verrà chiesto di abbassare questa quota e di individuare quei 17-18 “titolari” cui fare sempre o quasi riferimento. Per la cronaca il più impiegato a livello di minutaggio è stato Bartolomei (1668’ in 19 partite giocate, fuori dal campo solo 42’) preceduto però da Vulikic contando la Coppa Italia (1735’ in 20 partite), Angella (1350’ in 15 presenze) e Adamonis (1348’ in 15 presenze). Tra i meno impiegati il terzo portiere Abibi (180’), Giunti (84’), Ebnoutalib (71’), Souarè (90’) oltre a Viti (20’), Polizzi (19’) e Lomangino (34’) che hanno debuttato col Cesena. Significativi gli appena 225’ di Dell’Orco causa infortunio, nonché le 19 partite di Seghetti con soli 871’ in campo, meno di 10 partite intere, che valorizzano ancora di più i 5 gol segnati. 

Circola una statistica sul monte ingaggi dei club di C. Le squadre più costose del girone B sono la Spal (9,07 milioni tra 7,07 milioni di parte fissa e 2 di bonus), Cesena (6,72 tra 4,94 di parte fissa e 1,78 di bonus), Entella (6,54 tra 4,78 di parte fissa e 1,76 di bonus), Pescara (4,78 tra 2,86 di parte fissa e 1,92 bonus) e buon quinto il Perugia (3,68 tra 3,40 milioni di parte fissa e 0,27 di bonus), in linea con la classifica. Chi sta facendo sfracelli è la Torres, quattordicesima per monte ingaggi con una rosa pagata 1,16 milioni al lordo più 60.000 di bonus. E va sottolineato anche come il Perugia, protagonista in estate di un notevole lavoro di ridimensionamento degli ingaggi rispetto alla B, risulti tra i più positivi (+12 posizioni) rispetto alle spese estive sul mercato, chiuso in attivo di 1,35 milioni.
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Il Messaggero