PERUGIA - Attenzione a considerare la partita che il Perugia giocherà domenica al Moccagatta di Alessandria (ore 14) come le altre. La prima sfida di sempre contro la...
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Ma le particolarità della sfida non finiscono qui: si sfidano le due formazioni più ricche di elementi di origine straniera del girone. Il Perugia in organico ne ha 8 (il lituano Adamonis, l’italo-albanese Abibi, il croato Vulikic, l’ivoriano Kouan, il colombiano Paz, il brasiliano Matos, l’argentino Vazquez e il tedesco Ebnoutalib), la Juventus 11 (il bosniaco-sloveno Muharemovic, gli olandesi Huijsen e Comenencia, il franco-congolese Ntenda, il marocchino Rouhi, l’italo-norvegese Palumbo, il tedesco-togolese Salifou, i belga-congolesi Nonge e Mbangula, l’italo-albanese Hasa, il turco-tedesco Yildiz), per la maggioranza dotati di doppio passaporto. Anche se poi sia il Perugia che la Juve ne hanno schierati massimo 5 alla volta (il record dei grifoni in casa della Spal con Adamonis, Vulikic, Kouan, Matos e Vaquez in campo tutti insieme). Proprio in queste ore la Juventus ritrova i giocatori al rientro dalle nazionali, ovvero Hasa, Huijsen, Mbangula, Muharemovic, Yildiz e l’azzurrino Under 21 Turicchia.
Il tecnico bianconero Brambilla (ex centrocampista del Parma) domenica non avrà Iocolano, Palumbo, il portiere Garofani e l’ex grifoncello Stramaccioni, assisano che al Curi fece gol con la Vis Pesaro. Ma di ex in questa sfida ce ne sono anche altri: il grifone Cudrig, in prestito proprio dal club bianconero, e soprattutto il tecnico Francesco Baldini. La cui storia da calciatore è legata a doppio filo al team bianconero, che nell’estate del ’93 lo rilevò appena 18enne dalla Lucchese per 3 miliardi delle vecchie lire, il Trap lo fece debuttare in A mentre lui in Primavera vinceva campionato e Viareggio con compagni come Dal Canto e Del Piero. Fu da lì che iniziò la sua carriera da difensore, per poi tornare da madama quando si è trattato di muovere i primi passi stavolta da allenatore, nel 2018. Il folignate Cherubini gli affidò la panchina della Primavera bianconera e Baldini, durante quella stagione, valorizzò e fece chiamare in prima squadra giovani di livello come Nicolussi Caviglia (che poi sarebbe approdato anche a Perugia), Gozzi e Fagioli.
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Il Messaggero