GoSource Narni: l'autorizzazione ambientale arriverà il due marzo.

La Ex Sgl Carbon, ora Gosource Italia
NARNI Speravano che il permesso ambientale che abilitava l’avvio della reindustrializzazione della Gosource nell’area della grande fabbrica di Narni Scalo, arrivasse...

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NARNI Speravano che il permesso ambientale che abilitava l’avvio della reindustrializzazione della Gosource nell’area della grande fabbrica di Narni Scalo, arrivasse prima. E l’amministratore delegato della società italo – cinese, Luca Stinchelli, ha manifestato una qualche contrarietà per le lungaggini non attese. Però ora sembra che tutto debba risolversi il due di marzo, quando dalla Regione si avrà il fatidico via, accompagnato anche dalla benedizione del ministro Carlo Calenda, che arriverà a Terni per l’inserimento della nuova fabbrica nel piano di Area di Crisi Complessa voluto dal Governo. A ridosso delle elezioni, insomma il via definitivo all’esperienza cinese nel mondo degli elettrodi di grafite: si pensava che per far partire il prima possibile l’esperienza narnese per la produzione di elettrodi, non solo per sfruttare l’onda del prezzo innalzatosi alle stelle, ma anche perché richiesti dall’industria italiana, la Gosource si sarebbe “adattata” ad importare i semilavorati dalla Cina per poi trattarli a Narni Scalo: ed era questa l’eventualità che era stata usata dai concorrenti quando il colosso cinese si prefigurò all’orizzonte. Invece tutta l’attività attuale della GoSource parla di una produzione a ciclo integrale, con cento lavoratori, partendo dall’arrivo del carbone nelle aree di stoccaggio di Narni; anche per questo iniziano a “girare” i curriculum di chi è stato negli impianti in precedenza e di chi gli elettrodi li sa fare davvero. Per adesso la società ha assunto una decina di dipendenti ex Sgl che non sono funzionali alla produzione ed allora i sindacati e i lavoratori in mobilità si aspettano una chiamata diretta al di là dei curriculum che sono iniziati a circolare.  
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Il Messaggero