Gomme invernali e catene da neve, l'obbligo è scattato anche in Umbria

Gomme invernali e catene da neve, l'obbligo è scattato anche in Umbria
PERUGIA - L’altro ieri, in piena estate di San Martino, ho visto il primo porta-sci montato sul tetto di un’automobile; roba di altri tempi nell’epoca delle...

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PERUGIA - L’altro ieri, in piena estate di San Martino, ho visto il primo porta-sci montato sul tetto di un’automobile; roba di altri tempi nell’epoca delle barre porta-tutto e delle Skisack, ma sempre di impatto. Non sono riuscito però a vedere se l’avveduto automobilista avesse montato anche gli pneumatici invernali e se avesse ai piedi i mitici moonboot! Le temperature (sia minime che massime) stanno calando e le gomme normali non sono più in grado di garantire la massima aderenza su asfalto bagnato o anche solo umido. Non è questione di moda ma di mescola - direbbe il nostro adorato gommista - che, con le temperature sotto i 7 gradi, rende gli pneumatici non invernali più duri e meno sicuri. Con allungamento degli spazi di frenata.


Automobile Club di Perugia ricorda che ai sensi dell’articolo 6 del codice della strada, introdotto dalla legge n. 120 del 29 luglio 2010, in Italia - ordinariamente - c’è l’obbligo di montare le gomme invernali nel periodo ricompreso tra il 15 novembre al 15 aprile dell’anno successivo, con la deroga dell’anticipo al 15 ottobre e dello slittamento al 15 maggio nella eventualità di stagioni particolarmente avverse o di residenza in luoghi montani. Il codice della strada consente di ovviare al montaggio delle specifiche gomme (codice M+S e pittogramma alpino stampato sul fianco) portando al seguito catene da neve, calze e dispositivi simili consentiti dalla normativa e dai regolamenti, ma si tratta di ausili applicabili in situazioni estreme e di emergenza che nulla hanno a vedere con eventuali esigenze immediate. Gli pneumatici invernali, invece, consentono di alzare il livello di sicurezza alla guida, essendo studiati per aumentare la tenuta di strada e favorire l’espulsione dell’acqua evitando scivolamenti e acquaplaning.

Molti, a torto, se la cavano dicendo: “Uso talmente poco l’auto e per giunta solo in città che non vale la pena spendere per cambiare le gomme”. Niente di più irragionevole: la sicurezza è una questione di attimi e in certe situazioni è bene avere l’automobile in piena efficienza. A tale riguardo, ricordo che nelle strade urbane e nelle altre strade entro l’abitato si registrano il maggior numero di incidenti stradali; nel 2017 - ad esempio - nella Provincia di Perugia in quella tipologia di strade si sono verificati 1076 incidenti stradali su 1692 complessivi, quindi ben il 63,59%. Dunque girare in città non esonera l’automobilista dalle classiche attenzioni. Per viaggiare sicuri d’inverno, tuttavia, le gomme invernali non bastano; ricordiamoci di rifornirci (nelle auto diesel!) con gasolio invernale e di aggiungere a quello normale lo specifico additivo antigelo, di controllare l’efficienza delle spazzole dei tergicristalli, di avere a bordo dei guanti, un raschia-ghiaccio per i vetri e una torcia, di controllare la batteria…

 poi, ovviamente, di guidare con prudenza rispettando la distanza di sicurezza. Se poi l’automobilista ha frequentato un corso di guida sicura ACI nei centri di Magione o Vallelunga e usa il telefono con l’impianto viva voce, non legge né scrive messaggi o mail, la perfezione è raggiunta. Una domanda a questo punto sorge spontanea: ma è più pericoloso il telefono o la strada sdrucciolevole? Non è certo il gommista che vi darà la risposta ma la vostra coscienza di automobilista. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero