Gole del Nera prese d'assalto «Troppi rischi, così richiudiamo»

Le Mole lungo le Gole del Nera
Prima giornata di vera primavera e tanta, tantissima, gente a passeggiare, andare in bicicletta, qualcuna anche elettrica, altri a cavallo, e pure con il monopattino a induzione,...

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Prima giornata di vera primavera e tanta, tantissima, gente a passeggiare, andare in bicicletta, qualcuna anche elettrica, altri a cavallo, e pure con il monopattino a induzione, lungo le Gole del Nera, sotto Narni in riva al fiume: insomma, è stato facile riempire il percorso, lungo cinque chilometri, percorso vigilato dalle pattuglie della Protezione Civile, capitanata da Luca Tramini, giovane consigliere comunale.

«Sì, un po' troppa gente dice Tramini qualche volta anche senza distanza di sicurezza, senza mascherina, tutti in allegria e spensierati. Si è anche visto un evidente travaso da parte dei ternani, arrivati in massa, soprattutto in bici, spesso con squadre organizzate. Bello il percorso, bella la giornata ma forse una maggiore attenzione non guasterebbe. Qualche bici ha interpretato il percorso come luogo di allenamento pesante, senza pensare che vi sono anche bambini senza tensioni». Molti hanno parcheggiato le proprie auto dal lato Ponte d'Augusto, altri anche a Stifone, che si trova quasi a metà, tantissimi ancora pure sul lato Orte con la possibilità di arrivare sino alle Mole, diventate immediatamente nuovo punto d'incontro di una città senza nemmeno una piscina per fronteggiare l'estate.
Le Mole sono state visitate da almeno duecento persone in periodi diversi, s'intende, mentre le Gole hanno sopportato circa centocinquanta persone all'ora.
«Non tantissime dice Tramini servirebbe però una educazione maggiore ed un rispetto delle norme che qualche volta sfugge alla comprensione dei tanti». Tramini ha contribuito ad unire i due gruppi di protezione civile dando vita ad un pattuglione che ha fatto vedere comunque una presenza dei controlli: «Siamo forse l'unico servizio del genere in Umbria, ecologico perchè andiamo in bici, non costoso dal momento che è totalmente volontario ma che si mette in mezzo alla gente».

Però lo spettacolo delle Gole è stato davvero superbo: c'è pure chi per percorrerlo ha usato il sentiero che scende a capofitto dal Centro, rimesso in uso dal Comune. Così s'è dimostrata la presa fantastica del Parco sulla gente, compresi i ternani. Tra l'altro si sta anche evidenziando sempre più una incongruenza: per circa un chilometro ci si può inoltrare lungo le Gole addirittura con l'auto, passando pure sotto il bellissimo Ponte di Augusto: la polvere ed il pericolo, anche se modesto, sono davvero inutili. E siccome tra qualche tempo il percorso sarà allungato verso Terni, ecco che c'è chi chiede di impedire il traffico veicolare a vantaggio dei turisti che vogliono visitare il Ponte d'Augusto. Per dare così vita ad un percorso che unirà natura e storia. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero