Alle ore 20 di questa sera finisce la validità dell’ordinanza regionale che prevedeva alcune restrizioni per la zona di Giove a causa di una diffusione, nelle...
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Questo periodo è stato utilmente impiegato non solo per il monitoraggio e controllo dei soggetti positivi, ma anche per acquisire ulteriori elementi a sostegno del contenimento del quadro epidemico. E’ stata messa in campo una metodologia che ha visto l’utilizzo sinergico di test immunologici e molecolari: sono stati eseguiti ben 909 test sierologici e 507 tamponi naso faringei. La popolazione presa in esame va dai 14 anni in su e il primo dato rilevante riguarda l’esito negativo di tutti i test effettuati nei residenti con fascia di età compresa tra i 14 ed i 18 anni.
Dalle indagini sono emersi altri 13 soggetti positivi ad entrambe le tipologie di test, portando così a 50 il numero complessivo dei casi Covid+ nel territorio di Giove dall’inizio dell’emergenza sanitaria. A ciò si aggiungono, purtroppo, anche due decessi (n. 52 casi totali comprensivi dei decessi), confermando la necessità dei provvedimenti presi e del successivo approfondito monitoraggio del territorio che ha evitato un ulteriore diffondersi del virus. Si è registrata una proficua cooperazione tra Azienda Sanitaria Usl Umbria 2, con l’impegno di tutte le risorse professionali del distretto di Narni e Amelia, i cittadini di Giove, la Prefettura e le forze dell’ordine e le associazioni di volontariato Croce Rossa, Misericordia e Protezione Civile.
Ad oggi il numero si registrano: 36 guarigioni, 3 ricoverati di cui nessun più in terapia intensiva. Il numero dei soggetti sintomatici in sorveglianza sanitaria è pari a 5; le famiglie attualmente coinvolte sono scese da 10 a 4; i soggetti isolati sono 6 unità mentre i casi positivi presenti nel Comune di Giove sono solo 11.
La situazione nella ormai ex zona rossa del comune di Giove, dunque, si può definire ad oggi sotto controllo, grazie alle misure di contenimento del virus SARS-CoV-2 disposte attraverso le due ordinanze Presidenziali su proposta dell’azienda Usl Umbria 2, e grazie anche all’indagine a tappeto e all’efficace sorveglianza sanitaria dei residenti e all’assistenza attiva territoriale e domiciliare.
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Il Messaggero