Giornate Fai di primavera. A Orvieto omaggio a Valentini e Perilli

Il 24 e 25 marzo, dalle 10 alle 18, una doppia visita negli studi dei due artisti organizzata dal Gruppo Fai di Orvieto

Giornate Fai di primavera. A Orvieto omaggio a Valentini e Perilli
Un omaggio a due artisti contemporanei in occasione delle Giornate Fai di Primavera. Il 24 e 25 marzo, dalle 10 alle 18, il Gruppo Fai di Orvieto...

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Un omaggio a due artisti contemporanei in occasione delle Giornate Fai di Primavera. Il 24 e 25 marzo, dalle 10 alle 18, il Gruppo Fai di Orvieto organizza due visite guidate sulle tracce di Livio Orazio Valentini e Achille Perilli.

In via Maitani 4 sarà riallestito lo studio dell'artista orvietano Livio Orazio Valentini. La riapertura dello storico studio costituisce un'eccezionale occasione per poter conoscere e indagare una figura cardine per lo sviluppo dell'arte contemporanea orvietana. Il lavoro della Fondazione Livio Orazio Valentini in occasione delle Giornate Fai di Primavera è stato quello di ricreare quanto più possibile l'atmosfera di un luogo così essenziale per lo sviluppo della pratica dell'artista attraverso una ponderata scelta di pezzi da esporre e testimonianze. Sarà possibile visitare due sale: un primo vano, direttamente aperto su via Maitani, spazio prediletto dal Valentini per dipingere, presenterà una selezione di documenti personali e d'archivio oltre che una cernita di opere simboliche ed esemplificative della sua pratica artistica mentre in un'area attigua sarà sistemato un monitor che permetterà di conoscere personalmente la figura dell'artista attraverso la proiezione del documentario "L'Alfiere del vento". La visita proseguirà presso la Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto in piazza Febei 3 che ospita l'esposizione permanente dedicata all'artista.

In località La Padella, Nadja Perilli, figlia di Achille e storica dell'arte, aprirà le porte dello studio e della biblioteca dell'artista che scelse il territorio orvietano come residenza per i suoi ultimi anni di vita. L'eredità di Perilli non si limita al solo studio, ma varca le soglie della biblioteca, organizzata dallo stesso pittore fin dalla giovinezza secondo i dettami di Lionello Venturi, del deposito e arriva fino all'archivio e tutto racconta una parte della storia di Achille.
L'autore si trasferì stabilmente nella casa di Orvieto negli anni '90, ed intorno al 2000 in forma stabile. Insieme alla moglie, Lucia Latour, danzatrice e coreografa che trasformò la danza moderna, crearono un luogo di studio ed ispirazione nelle campagne umbre, organizzando lo studio e la biblioteca. Perilli morì in questa dimora il 16 ottobre 2021 a 94 anni.



Per la visita allo studio di Perilli è necessaria la prenotazione sul sito Fondo Ambiente Italiano al seguente link https://fondoambiente.it/luoghi/lo-studio-e-la-biblioteca-di-achille-perilli?gfp Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero