Giornata della Società Dante Alighieri, il contributo ternano

ritratto di Dante Alighieri disegnato da Leonardo da Vinci
C’è un filo sottile che collega due fondamentali figure...

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C’è un filo sottile che collega due fondamentali figure della cultura italiana: Dante Alighieri e Leonardo da Vinci. Partendo da questo particolare spunto di riflessione, il comitato di Terni della Società Dante Alighieri, presieduto da Anna Rita Manuali, ha voluto dare il proprio contributo di studio alla giornata celebrativa di questa prestigiosa istituzione, che ci festeggia ogni anno il 29 maggio, con un’intervista allo  storico dell’Arte Luca Tomìo, pubblicata sul sito (www.dantealighieriterni.it). Tomìo, milanese di nascita ma ternano d’adozione, come dimostrano i suoi studi sul paesaggio umbro, riscontrabili nel disegno di Leonardo degli Uffizi (datato 5 agosto 1473) e la pubblicazione, insieme al giornalista Marco Torricelli, del volume “Leonardo da Vinci. Le radici umbre del Genio” (Morlacchi Editore, 2018), ha scelto proprio il comitato di Terni per indagare un terreno di ricerca ancora poco coltivato dalla critica, gli intrecci culturali tra Leonardo e Dante, interessante e ricco di stimoli e suggestioni: « Il rapporto non può che essere dialettico – afferma Tomìo- ma l’anelito gnoseologico è similare, perché entrambi onorano scienza e arte». Dall’intervista emerge poi un particolare interessante, che Tomìo segnala a conclusione: «Nel pieno dell’attività frenetica di Leonardo per Ludovico il Moro, Leonardo ci regala l’unico riferimento esplicito a Dante, ritraendo con pochi rapidi tratti di sanguigna il profilo del Sommo Poeta e annotando due terzine, non nell’ uso corrente, tratte dal XXIV dell’Inferno». Notazione significativa e culturalmente rilevante, che il comitato ternano ha raccolto come proprio contributo di approfondimento culturale, da condividere con la comunità scientifica locale e nazionale. Un dialogo, quello tra lo storico dell’arte Tomìo e Anna Rita Manuali, che dimostra non solo che le occasioni di formazione culturale non si fermano, anzi proseguono con più determinazione di prima, ma che anche la città di Terni può essere punto di riferimento importante per innovati studi in sentieri di ricerca non ancora del tutto esplorati.
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Il Messaggero