Al Casagrande-Cesi collegamento con Israele per conoscere Viviana figlia di sopravvissuti alla Shoah

Al Casagrande-Cesi collegamento con Israele per conoscere Viviana figlia di sopravvissuti alla Shoah
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TERNI E’ dedicata al Giorno della Memoria l’assemblea d’istituto del Casagrande-Cesi, fissata volutamente per mercoledì prossimo, 27 gennaio. Il contenitore, inusuale per un ricordo come quello della Shoah, ha offerto l’occasione per raccontare l’orrore dell’Olocausto in maniera non retorica, scontata, in maniera coinvolgente per gli studenti che non si sono visti calare dall’alto un pacchetto di appuntamenti e un programma già confezionato, ma hanno preso parte all’organizzazione, hanno condiviso lo spirito ispiratore dell’evento e dei quattro laboratori che si svolgeranno mercoledì mattina. “Come raccontare l’orrore dei campi di sterminio a dei giovani che vivono a Terni nel 2021?”, si sono chiesti i docenti del gruppo di lavoro “Giorno della Memoria” del Casagrande–Cesi. La risposta è stata quella di andarli ad incontrare nel loro spazio, durante l’assemblea d’istituto.

Ed eccolo il programma della mattina. Si parte alle 9 con il collegamento, in streaming da Israele, con Viviana Salomon figlia di sopravvissuti alla Shoah; sua madre Klara e suo padre Raul erano stati entrambe internati nei campi di sterminio da adolescenti. Viviana Salomon, è nata a Trieste ed ha 64 anni, è un affermato architetto, non avrebbe alcun bisogno di andare in giro per il mondo a raccontare, testimoniare, ma lo sente come dovere morale e a questo dedicata gran parte della propria vita; il suo intervento di mercoledì mattina partirà dagli eventi della storia per dare voce ai ricordi dei suoi genitori, per dare spazio agli ultimi testimoni.

Al termine dell’incontro, previsto intorno alle 10.45, prenderanno il via i quattro laboratori. Gli studenti possono scegliere di partecipare a quello che risuona di più con le loro corde. Ci sarà il laboratorio di riflessione storica: “testimonianze ed interviste i ragazzi raccontano”, quello in cui verranno realizzate delle pietre d’inciampo con il polistirolo. I nomi da scrivere su ciascun cubo saranno scelti dagli studenti che li trarranno dagli elenchi forniti alla scuola dallo Yad Vashem, l’ente nazionale, con sede a Gerusalemme, per la memoria della Shoah. Un altro laboratorio analizzerà le leggi razziali:” quando le norme giuridiche condizionano le coscienze, conoscere per imparare ad essere liberi ed autonomi. Ci sarà l’opportunità di commentare con diversi linguaggi, poetico, musicale, pittorico le parole dell’Olocausto. “Le cartoline dello Yad Vashem produzione creativa di parole, immagini, musica”. Alle 12.45 stop ai laboratori e condivisione non solo di quanto è stato realizzato, ma anche delle emozioni, sensazioni che la partecipazione ad un’iniziativa, come quella organizzata al Casagrande-Cesi, avrà scatenato in ognuno dei ragazzi.

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Il Messaggero