Giallo a Marsciano, spunta un teschio nei rifiuti

Giallo a Marsciano, spunta un teschio nei rifiuti
MARSCIANO - Giallo all’Isola ecologica di Olmeto. Un dipendente della Sia, la società che gestisce lo smaltimento, nel differenziare i rifiuti ingombranti ha fatto...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

MARSCIANO - Giallo all’Isola ecologica di Olmeto. Un dipendente della Sia, la società che gestisce lo smaltimento, nel differenziare i rifiuti ingombranti ha fatto una macabra scoperta. Da uno scatolone è uscito un teschio. Interrotto immediatamente il servizio, l’operatore ecologico ha avvertito i superiori che hanno informato le forze dell’ordine. La prima operazione è stata quella della ricerca della provenienza di quei rifiuti che sembrerebbe individuata da un comune della Media Valle del Tevere. Seconda operazione il trasferimento del resto umano all’Istituto di medicina legale per un’indagine necroscopica che stabilisca lil periodo del decesso della persona.

LA RICOSTRUZIONE

L’indagine a ritroso avrebbe permesso di ricostruire chi ha conferito la scatola con il teschio: un reperto ad uso didattico, in una scuola dove sarebbe stato conservato a lungo, dimenticato in quanto non più adoperato. Il teschio probabilmente risale a prima del 1804, quando Napoleone emanò l’editto, esteso all’Italia nel 1806, con il quale si proibiva la sepoltura dei morti nelle chiese e loro dintorni, luoghi dai quali nel corso di lavori di ristrutturazione spesso riaffioravano resti umani utilizzati per motivi di scienza e di studio. Forse qualcuno, trovando nell’armadio della scuola la scatola con il teschio, con un atto di pietà l’ha portata in una chiesa perché trovasse la giusta pace. Ma anche lì quel reperto avrebbe trovato una sistemazione precaria in un altro armadio dove è rimasto per molti anni, e sempre più dimenticato. Ormai persa la memoria di quanto conteneva la scatola, personale addetto alle pulizie e allo sgombero, senza curarsi di esaminare l’interno l’ha buttata nei rifiuti che arrivati ad Olmeto. Ora si è in attesa del responso della Medicina legale per poter togliere ogni dubbio su quel reperto che ha sollevato tanti interrogativi ed è in attesa di una degna sepoltura. 

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero