Perugia, gare di moto e di impennate in piena città: è guerra contro i ragazzini che si sentono piloti

Lo zona di via Alberto Sordi a Balanzano
PERUGIA - Balanzano come l'irlandese isola di Man. Con le strade cittadine trasformate in un circuito per moto, come nel Tourist Trophy. Solo che qui non è una...

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PERUGIA - Balanzano come l'irlandese isola di Man. Con le strade cittadine trasformate in un circuito per moto, come nel Tourist Trophy. Solo che qui non è una manifestazione sportiva, ma manifesta e pericolosa maleducazione. Perché da qualche tempo – come segnalato dai residenti anche sui social – c'è un gruppo di ragazzini che usano la strada pubblica come un motodromo.

Da strada del Piano fino a via Sordi e via Magnani, come nel tratto tra la chiesa e il parco, tra chi corre e fa a gara «anche di impennata», spiega un cittadino, in mezzo a macchine e passanti. «Chiedo gentilmente a chi ha moto e motorini di evitare di fare le gare per la maggior parte della giornata, compresa la tarda serata – si legge sul gruppo Sei di Balanzano se - perché oltre ad essere pericoloso per loro lo è per gli altri: ci sono persone anziane a passeggio, bambini piccoli che giocano a pallone o vanno in bici e persone che portano a spasso i cani. Oltre ad essere un po' fastidioso per chi abita in zona. Grazie». Il primo invito è cortese, ma i commenti rivelano come sia addirittura un problema cercare di mettere un freno – letteralmente – alle gare di velocità tra giovanissimi. «Ieri sera – scrive un altro utente - dopo 20 minuti che facevano le corse sul piazzale a tutto gas, alle 23 educatamente ho detto “ragazzi scusate sono le undici” e loro “e allora?”, con un tono che nn ti dico. Se fosse stato mio figlio due giarde subito come diciamo noi». «Tutte le sere la stessa storia – si lamenta un altro residente -. Urlano come le scimmie, pallonate in mezzo alle macchine fino a tardi, addirittura hanno tirato pure i petardi una sera. Considerando che ci sono persone anche malate le quali hanno bisogno di stare tranquille ti lascio immaginare il disagio. E come sempre se gli dici qualcosa ti mandano pure in quel posto. E poco dopo tornano e lo rifanno apposta di nuovo». Il problema, oltre che alla sicurezza soprattutto, è legato anche al rumore, tra chi chiede meno «casino» e chi sottolinea come dal rombo si intuisca come siano «fuori norma» perché i «motori sono "truccati"».


Dalle invettive, però, si è già passati alla controffensiva, anche se per adesso sembra senza risultati apprezzabili. C'è chi ha spiegato di aver inviato una pec ai vigili urbani «un anno fa» e chi invita a rispondere alla soluzione prospettata dalle forze dell'ordine di firmare tutti un esposto. Contro i rischi e la maleducazione. «L'educazione e il rispetto per gli altri, questi sconosciuti – conclude un residente -. L'ignoranza è "grassa". L'unica arma è quella delle forze dell'ordine». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero