Frenata Ast, le preoccupazioni della politica. Intervengono Lega, gruppo consigliare Pd e Innovare per Terni (Kenny)

Frenata Ast, le preoccupazioni della politica. Intervengono Lega, gruppo consigliare Pd e Innovare per Terni (Kenny)
TERNI - «Preoccupati dalla perdurante crisi di Ast», Lega, gruppo consigliaere del Pd e Innovare per Terni (Kenny). Il Carroccio pronto ad interessare della vicenda...

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TERNI - «Preoccupati dalla perdurante crisi di Ast», Lega, gruppo consigliaere del Pd e Innovare per Terni (Kenny). Il Carroccio pronto ad interessare della vicenda tutti i livelli politici e istituzionali, «da quello locale al nazionale». «Imbarazzante la scarsa presenza del sindaco di Terni su una questione fondamentale per la città» - mette in evidenza  il segretario provinciale Lega Terni David Veller. «A quanto si apprende, lo stabilimento dovrebbe fermare la produzione per circa un mese, complice il caro energia che impedisce il rilancio del settore metalmeccanico e siderurgico italiano. Lo stop degli impianti e il ricorso alla cassa integrazione ordinaria sono segnali da non sottovalutare, così come va data la massima rilevanza alla lettera che il Gruppo Arvedi ha inviato a ministri, sottosegretari, sindacati e alla governatrice Tesei, sottolineando come Ast stia pagando l’energia due volte il valore dei suoi concorrenti». I timori degli ultimi giorni su un nuovo stop della produzione di Ast si sono concretizzati venerdì mattina, quando l’azienda ha comunicato  alle Rsu l’attivazione di un nuovo periodo di cassa integrazione ordinaria per circa quattro settimane dal 19 luglio al 23 agosto, ad esclusione della fermata collettiva che sarà programmata 7 al 20 agosto, per un massimo di 2.210 dipendenti. Francesco Filipponi (Pd): «Chiederemo nel corso del prossimo consiglio comunale al sindaco Bandecchi di riferire in aula, in merito a questa situazione venutasi a creare che coinvolge oltre 2200 lavoratori, senza contare le conseguenze sull'indotto. Solleciteremo l'amministrazione comunale di avere un ruolo proattivo, avviando una interlocuzione con l'azienda, le rsu, le forze Sindacali, la Regione ed il Ministero. La nostra città non può subire ulteriori crisi aziendali, per questo fin da ora siamo al fianco di tutti i lavoratori coinvolti».

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Il Messaggero