Le forze dell'ordine alla Tesei: «Cara presidente, vogliamo i test rapidi»

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PERUGIA - Una lettera, recapitata alla governatrice Donatella Tesei,...

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PERUGIA - Una lettera, recapitata alla governatrice Donatella Tesei, perché non venga dimenticato chi sta in prima linea dall’inizio dell’emergenza coronavirus. Perché è «doveroso contenere il più possibile i contagi tra gli operatori della sicurezza» e per evitare che chi svolge quotidianamente controlli diventi «untore tra le stesse forze dell’ordine, la cittadinanza e le nostre famiglie». Per tutto ciò sono necessari test sierologici e uno screening continuo delle condizioni di salute degli agenti, cosa che evidentemente ancora non è stata fatta in modo sistematico. Lo chiedono e segreterie regionali dei sindacati Sap della polizia, Unarma dei carabinieri e Sim della guardia di finanza, che sostengono nella lettera alla Tesei come «il solo impiego dei dispositivi di protezione individuale, scarsamente approvvigionati, non assicura l’immunità al virus e soprattutto non garantisce l’impossibilità di diventare “untori” esponendoci inoltre al reale rischio, in caso di contagio, di mettere in “quarantena” intere articolazioni, arrecando grave pregiudizio alle essenziali funzioni svolte dalle forze di polizia e di pubblico soccorso». I sindacati chiedono così alla Regione che vengano «rispettate tutte le procedure precauzionali suggerite dai decreti legge emessi nel tempo, ma anche di adottare le dovute cautele nei confronti di tutto il personale, attraverso il continuo monitoraggio delle condizioni di salute. Si rende necessario avere la certezza che gli operatori siano negativi o negativizzati a questo terribile virus che ha devastato le vite di tantissime persone». Per questo i sindacati propongono alla Tesei «screening di tutto il personale, attraverso test sierologici per la ricerca degli anticorpi IgM, IgG ed IgA, al fine di rilevare gli infetti di COVID-19 e porre un ulteriore argine alla diffusione del virus. La bellezza della democrazia sta nella pluralità della sua voce. Possiamo confidare di sentire il suono della sua, presidente Tesei, sulla richiesta di sicurezza di chi deve garantire sicurezza ai concittadini della propria Regione?».
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Il Messaggero