Forniture pannoloni, sistema nel caos e magazzini vuoti. I farmacisti:«E' un disastro».

Forniture pannoloni, sistema nel caos e magazzini vuoti. I farmacisti:«E' un disastro».
A caccia di pannoloni. I malfunzionamenti del nuovo sistema di approvvigionamento e gestione dei presidi sanitari per incontinenti mandano in tilt fornitori, rivenditori e utenti...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

A caccia di pannoloni. I malfunzionamenti del nuovo sistema di approvvigionamento e gestione dei presidi sanitari per incontinenti mandano in tilt fornitori, rivenditori e utenti in tutta la Provincia di Terni. Doveva essere un passaggio di consegne, indolore, rapido, efficiente. Invece si è rivelato una caporetto. A denunciarlo gli stessi farmacisti che da qualche settimana sono in balìa di un sistema digitalizzato che non ne vuol sapere di funzionare, costretti a dare la caccia ai fondi di magazzino per  cercare di soddisfare la richiesta dell'utenza. «Fino a pochissimo tempo fa -spiega la dottoressa Maria Cristina Bonanni dell'omonima farmacia di Amelia- ogni farmacia poteva ordinare il quantitativo di cui stimava di aver  bisogno, ovviamente basandosi sul numero e le richieste dei propri clienti in possesso della necessaria prescrizione. Adesso invece -precisa- il sistema è dpc, ovvero dispensazione per conto». Con il nuovo sistema, per ogni farmacia viene calcolato un quantitativo basato sulla media degli ordini e su quel numero la Usl, applica la distribuzione. Un metodo che però ha mostrato fin da subito falle e problematiche operative. «La prima settimana di entrata in funzione della piattaforma digitale è stato quasi un black out -spiega la dottoressa- poi, è stata la volta dei magazzini. La mancanza di corrispondenza fra i quantativi stimati e quelli effettivamente necessari li ha letteralmente svuotati. E' un problema enorme. Ad oggi non siamo in grado di soddisfare la richiesta di case di riposo, privati, che si ritrovano senza presidi di prima necessità». 

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero