Fontivegge e il video hard sui social: lo scherzo volgare che non serve al quartiere

Fontivegge e il video hard sui social: lo scherzo volgare che non serve al quartiere
PERUGIA - Rabbia per quello che c’è ma anche per quello che non c’è. Per una situazione potenzialmente rischiosa ma anche per chi mette in giro fake news...

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PERUGIA - Rabbia per quello che c’è ma anche per quello che non c’è. Per una situazione potenzialmente rischiosa ma anche per chi mette in giro fake news che non fanno per niente bene al quartiere già abbastanza nell'onda del ciclone.

I residenti dell'area della stazione, anche attraverso il comitato Progetto Fontivegge, sono infatti stati impegnati nelle ultime ore su due fronti: le siringhe abbandonate e una notizia falsa che gira sui social da smentire.
Quello delle siringhe per la droga lasciate nella zona intorno alla sala Bingo, che da qualche tempo risulta chiusa, è un problema segnalato da diversi giorni. Degrado anzitutto, ma anche e soprattutto pericolo per chi ci si trova a passare. E l’intervento di pulizia ieri ha se possibile acuito ulteriormente la rabbia proprio per la situazione ritrovata. «Ho incontrato un operaio incaricato di raccogliere le siringhe usate da tossicodipendenti - racconta Giulietto Albioni, residente e una delle anime di Progetto Fontivegge -. Stava fotografando la situazione ed era veramente affranto da quante ce ne erano in ogni dove. Quasi tutte senza copri ago e quindi pericolose per bambini e animali. Più volte abbiamo fatto presente la situazione che è ritornata critica dopo la chiusura (speriamo breve) del Bingo. Intanto seguitano a tutte le ore, a scavalcare la rete dell’area abbandonata in via della Ferrovia: non sappiamo a quale scopo, ma possiamo immaginarlo».

IL VIDEO HARD


Difficile immaginare invece il motivo per cui qualche buontempone abbia messo in giro un video decisamente volgare, con protagonista una ragazza che compie atti osceni in mezzo ai palazzi, modificando l'audio originale e spiegando invece in diretta di essere a Fontivegge. Nel video si vede questa ragazza accanto a palazzi che a prima vista potrebbero sembrare quelli del Broletto, ma basta guardare le case intorno e soprattutto i cassonetti verdi per capire come non solo non sia Fontivegge, ma non sia neanche Perugia. E una facilissima ricerca su Google immagini conferma come il video sia stato postato anni fa da diverse parti di Italia, nonostante l'audio, tra donca e vari «Daje», provi a raccontare il contrario. Uno scherzo stupido che non aiuta di certo Fontivegge a uscire dal suo pantano, quando invece ci vorrebbero interventi seri per restituirle il sogno degli anni Novanta, per la soddisfazione anche dei proprietari di appartamenti e locali che hanno visto crollare il valore delle loro proprietà. Non sono queste le denunce (pure false) che fanno accendono i fari sui problemi del quartiere, che di ombre ne ha già tante, senza il bisogno di inventarne altre. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero