PERUGIA - Storie di quotidiana follia a Fontivegge. Follia pericolosi non solo per se stessi ma anche per gli altri. L’ultima follia in ordine di tempo arriva dalla zona del...
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Dove nella serata di lunedì un uomo di origini africane ha creato notevoli difficoltà e rischiato in più occasioni di essere investito, mettendosi in mezzo alla strada (anche lungo il sottopassaggio) e bloccando le auto andando pericolosamente incontro alle macchine e poi fermandole poggiando le mani sui cofani.
È stata circa un’ora di panico, con diverse auto che si sono ritrovate l’uomo minacciosamente fermo in mezzo alla strada e altri automobilisti che invece hanno messo in atto manovre particolarmente pericolose (viste le condizioni dell’asfalto rese complicate e insidiose dalla pioggia che stava cadendo in quel momento) per evitare l’uomo ed anche di finire contro qualche altra auto.
La follia si è spenta all’arrivo della polizia, con gli agenti della squadra volante chiamati da qualche automobilista. Non è stato facile individuare l’uomo, dal momento che questa pericolosissima “pratica” (secondo quanto raccontato da chi in zona ci vive e lavora) è stata attuata in varie occasioni, con lo straniero che è stato visto in più occasioni mettersi in mezzo alla strada per poi tornare verso l’area davanti al supermercato in zona Broletto.
Gli agenti sono poi riusciti a bloccarlo e portarlo in questura per tutti gli accertamenti del caso.
A quanto si apprende, sarebbe scattata inevitabile la denuncia. Ma la sorpresa maggiore per i residenti e commercianti della zona del Broletto è stata paradossalmente ieri mattina, quando l’uomo si è nuovamente presentato nell’area manifestando condizioni psicofisiche particolarmente difficili. Come la sera prima, è sembrato palesemente ubriaco e dunque non particolarmente lucido.
Intorno a metà mattinata, in molti (con tanto di segnalazioni anche via social) lo hanno visto crollare al suolo in un evidente stato di ubriachezza e perdere conoscenza. Anche in questo caso, immediate sono scattate le richieste di intervento. Stavolta l’intervento principale è toccato al personale medico sanitario del 118. È stato rianimato.
Il tutto sotto gli occhi di un gruppo di altri personaggi che stabilmente stazionano vicino alla fermata dei bus e che fanno dell’eccessivo consumo di alcol una specie di attività quotidiana.
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Il Messaggero