«Fontivegge, ora ritirare le licenze». Perugia, si muove il Comune dopo lo stop al locale etnico della rissa

lLa chiusura del locale al Broletto
La chiusura per un mese (è la seconda volta nel corso dell’anno) del locale etnico al Broletto, riapre i fronte della gestione e dei comportamenti di chi ha in mano...

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La chiusura per un mese (è la seconda volta nel corso dell’anno) del locale etnico al Broletto, riapre i fronte della gestione e dei comportamenti di chi ha in mano quei locali che a volte diventano detonatori della situazioni più pesanti che fanno di Fontivegge il quartiere più caldo della città. È la seconda volta che quel locale subisce un provvedimento del questore e il confronto sia a palazzo dei Priori che nel quartiere si riaccende. Perché la linea della fermezza parla chiaro: ogni volta che c’è una recidiva a quei locali vanno sospese le licenze e vanno fatti chiudere per sempre.


Il primo ad alzare il tiro è l’assessore Luca Merli che su Fontivegge ha deciso di giocarsi la faccia e mezzo mandato da assessore alla sicurezza della seconda giunta Romizi. Merli, rispondendo al telefono a Il Messaggero è chiaro e netto: «Se c’è una recidiva quei locali vanno chiusi per sempre. Per noi diventa strategico poter agire in quel modo».
LA STRATEGIA
Attenzione, non si tratta di un messaggio a chi, la questura, ha il potere per intervenire. Ma una strategia già nota (è successo, per esempio, per il locale di via Campo di Marte) su cui Comune e forze dell’ordine stanno lavorando da tempo. E l’esperienza insegna che quello, di fatto, è l’unico modo per estirpare le basi di chi utilizza Fontivegge come un covo e trova il modo di coprire le mosse sporche che sfregiano e rovinano non solo il quartiere da anni finiti nella zona rossa. Anche con la complicità, a volte, dei titolari o gestori di certi locali.
TRA LA GENTE

Le parole dell’assessore Merli sono le stesse che usa la gente di Fontivegge sul gruppo Progetto Fontivegge, ormai storico muro su cui le sentinelle raccontano il quartiere, lanciano allarmi, danno suggerimenti e inducano se la strada verso la sicurezza in quella zona vine percorsa in maniera corretta. Cioè se i risultati stanno arrivando o meno. Per tutti bastano le parole di una degli amministratori del gruppo, Giulietto Albioni: «Francamente non troviamo più parole! Che si aspetta a chiuderlo definitivamente visto che è recidivo?». Idea che serpeggia tra chi conosce a menadito cosa è successo nel dedalo di corridoio del Broletto che guardano verso piazza del bacio. Un altro commenta, meno netto, ma va nella stessa direzione: «Grazie Dio se continuiamo così magari li facciamo chiudere per sempre». Ecco la richiesta che arriva da Fontivegge: chiedere oer sempre i locali che sgarrano con la frequenza che mette paura perché lì dentro e lì davanti può succede di tutto. L’ultima volta un uomo è stato lanciato dalle scale di piazza del Bacio. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero