Fontivegge, arriva la stretta contro alcol e locali etnici

Piazza del Bacio a Fontivegge
PERUGIA - La stretta è in arrivo. E se si parla di Fontivegge e di lotta preventiva al degrado e alla violenza, la notizia non può che essere positiva. La...

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PERUGIA - La stretta è in arrivo. E se si parla di Fontivegge e di lotta preventiva al degrado e alla violenza, la notizia non può che essere positiva. La stretta in questione riguarda in particolare circoli e locali etnici ma in generale tutte le situazioni legate ai locali pubblici che possono provocare disagi ai residenti.


Qualche giorno fa, a cavallo con la fine di ottobre, gli abitanti della zona intorno alla stazione anche attraverso i social hanno fatto sentire la propria preoccupazione in relazione allo scadere delle ordinanze del sindaco emesse da maggio per contenere il più possibile il consumo di alcol (anche e soprattutto in strada, per evitare schiamazzi e risse a bottigliate) e la prostituzione.

Ebbene, ecco che in relazione soprattutto agli orari di vendita e alle modalità di consumo di alcolici, da palazzo dei Priori si sostiene come la stretta sia vicina ed efficace. Non un’altra ordinanza, dal momento che servono condizioni ben definite per emetterla, ma l’applicazione prossima della legge regionale sul commercio che potrà avere dei riscontri molto importanti perché fornirà all’amministrazione comunale strumenti importantissimi per frenare chi non rispetta le regole e il buonsenso.
Ne è convinto l’assessore alla Sicurezza, Luca Merli: «L’ordinanza contingibile urgente per sua natura non può esere fissa, ci devono essere degli elementi che portano a prendere certi decisioni. La adottiamo quando ce n’è bisogno - dice -. I risultati sono stati evidentemente positivi, visto che la gente la richiede, ma adesso con l’approvazione delle modifiche alla legge regionale sul commercio avremo la possibilità di applicare quelle norme sia per la zona di Fontivegge che per il centro storico. Non appena arriva il decreto attuativo da parte della Regione ci sarà una delibera di giunta, una di consiglio comunale e poi sarà operativo sul territorio comunale. Speriamo in tempi più brevi possibili».
Quelli necessari, secondo quanto si apprende, all’emissione del regolamento esecutivo. Dopo l’accoglimento nei giorni scorsi da parte dell’assemblea regionale delle modifiche al testo, infatti, è stato dato un via libera che l’assessore comunale Clara Pastorelli ha definito «un utile strumento per migliorare l’offerta e garantire decoro e sicurezza».
Uno strumento che a palazzo dei Priori sono pronti ad attivare soprattutto per Fontivegge e il centro storico, ovvero le due aree in cui maggiormente le questioni del decoro e della pubblica sicurezza legate ai locali pubblici e alla movida vengono avvertite in modo più pressante.


In particolare risulta molto importante l’aggiunta del comma 4bis secondo cui i Comuni «possono stabilire, per le attività commerciali, eventuali limiti di orario e cautele da adottare per il contenimento delle emissioni rumorose, nonché limitare o vietare la vendita di bevande alcoliche e la vendita di bevande contenute nei contenitori di vetro». Quanto previsto al comma 4-bis trova applicazione anche per le attività commerciali in esercizio al momento dell’entrata in vigore della legge. Passaggio fondamentale che permetterà quindi di poter porre un freno a quei locali la cui clientela o le cui abitudini (come appunto alcuni a Fontivegge che stanno aperti fino allo otto del mattino) contribuiscono a creare problematiche di degrado e ordine pubblico per la popolazione. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero