Follia all'autogrill: botte fra tifosi di Perugia e Gubbio, la verità dalle telecamere

Follia all'autogrill: botte fra tifosi di Perugia e Gubbio, la verità dalle telecamere
PERUGIA - Follia all'esterno dell'autogrill dell'area di servizio di Bevano nel tardo pomeriggio di sabato: un gruppo di tifosi del Perugia e uno del Gubbio sono...

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PERUGIA - Follia all'esterno dell'autogrill dell'area di servizio di Bevano nel tardo pomeriggio di sabato: un gruppo di tifosi del Perugia e uno del Gubbio sono venuti a contatto e sono stati momenti di violenza e grande paura. Il bilancio parla di tre eugubini costretti a ricorrere alle cure del pronto soccorso dell'ospedale di Forlì per «ferite lacero contuse» alla testa. Fortunatamente, secondo quanto si apprende, le loro condizioni fin da subito non sono apparse particolarmente gravi.


La dinamica di quanto accaduto è al vaglio dei poliziotti della digos della questura di Forlì, intervenuti assieme agli agenti della questura e a quelli della polizia stradale della città romagnola. Sul posto anche gli investigatori della Digos di Perugia, che stavano rientrando verso il capoluogo da Ferrara dopo il fischio finale della gara Spal-Perugia (che ha visto il Grifo sconfitto 2-0) dopo aver monitorato la trasferta dei circa 600 perugini al seguito della squadra di Bucchi. Secondo quanto si apprende, un pullman di perugini e uno di eugubini (che stavano tornando dalla sconfitta di Forlì) si sono ritrovati fianco a fianco sul parcheggio dell'autogrill: la miccia si è accesa all'improvviso, e a farne le spese sono stati tre supporter del Gubbio.

A quel punto, prima che il pullman dei perugini ripartisse, sono arrivate le auto della polizia a chiudere le uscite dell'area di servizio e svolgere tutti gli accertamenti di rito. Sono stati identificati tutti i componenti dei due pullman, dunque all'incirca un centinaio di persone. Le forze dell'ordine sono ancora al lavoro, e importanti riscontri per ricostruire quanto accaduto sono attesi dalla visione delle telecamere di sicurezza dell'area di servizio. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero