Folla alla Tirreno-Adriatico, il medico (e consigliere): «Noi ci facciamo il mazzo in ospedale, il Comune si fa bello con la manifestazione»

Folla alla Tirreno-Adriatico, il medico (e consigliere): «Noi ci facciamo il mazzo in ospedale, il Comune si fa bello con la manifestazione»
«Noi qui ci facciamo il mazzo e loro si fanno belli con le manifestazioni». Claudio Fiorelli è un fiume in piena. Dopo l’intervento del sindaco...

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«Noi qui ci facciamo il mazzo e loro si fanno belli con le manifestazioni». Claudio Fiorelli è un fiume in piena. Dopo l’intervento del sindaco Leonardo Latini sulla situazione della pandemia a Terni, il consigliere del M5s, medico anestesista al Santa Maria, è sbottato. «Non può venirci a parlare di responsabilità, di sensibilizzare sul rischio varianti e poi autorizzare una manifestazione come quella di sabato scorso», denuncia Fiorelli. Chiaro il riferimento al caso assembramenti che è esploso in occasione della partenza della Tirreno-Adriatic. Transenne lungo Corso Tacito e folla in piazza della Repubblica, come in occasione della sfilata dei Carri di maggio. Una scena che non può essere digerita da uno, come Fiorelli, che tutti i giorni è alle prese con le difficoltà che il Santa Maria sta vivendo per gestire la pandemia. «Nelle condizioni in cui si trova Terni, con i contagi in aumento e l’ospedale sotto pressione, una manifestazione del genere non andava fatta. O doveva essere organizzata diversamente», prosegue Fiorelli, che nel caso delle varianti è stato profeta in patria.

«Se spostano i malati con le varianti da Perugia a Terni quanto ci metteremo ad avere le varianti anche qui. Per principio, una pandemia va contenuta non sparpagliata sui territorio», aveva denunciato un mese fa il consigliere del M5s. E oggi fa un’altra previsione. «Gli effetti di quello che abbiamo visto sabato in piazza, Terni li pagherà nei prossimi giorni. Il sindaco non può parlare di situazione critica e allo stesso tempo autorizzare una manifestazione del genere. L’amministrazione ha sbagliato di grosso».

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Il Messaggero