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FOLIGNO - La campagna vaccinale procede, ma ci sono anche delle piccole, ma per chi le vive grandi, odissee rispetto alle quali alcuni utenti si trovano costretti a dover fare i conti. Un esempio arriva da Foligno dove una signora, che rientra tra gli over 60 ha scoperto di doversi sottoporre a vaccinazione ore dopo l’orario fissato per l’inoculazione. A raccontare i dettagli della vicenda è il marito. “Mia moglie – spia a Il Messaggero – non appena sono state aperte le vaccinazioni per gli over 60 ha aderito attraverso la modalità di pre prenotazione. Il tutto è avvenuto circa 10 giorni fa. Giovedì ha ricevuto un sms da Covid Umbria in cui le si indicava il vaccino che le sarebbe stato inoculato ed a seguire un link per la documentazione relativa alla procedura. Ciò che però non era stato indicato erano date, orari e luoghi di prima e seconda somministrazione. Intanto i giorni si sono susseguiti e abbiamo cercato in qualche modo di venire a capo del bandolo di questa insolita matassa. Arriviamo a quando mi sono messo al telefono contattando il numero verde. Dopo l’attesa ho parlato con un operatore, e siamo quasi alle 11 di sabato mattina, che mi spiega che mia moglie il vaccino l’avrebbe dovuto fare in quella stessa mattinata alle 8.42 a Terni. Siamo caduti dalle nuvole in quanto non avevamo alcuna indicazione ne di luogo, ne di data ne di orario e non siamo nemmeno riusciti a capire se il vaccino, pur ore dopo rispetto l’appuntamento di cui non avevamo contezza- prosegue – si sarebbe potuto comunque fare. E abbiamo scoperto che i messaggi sms con le indicazioni pare non sarebbero nemmeno partiti. Quindi non c’è rimasto altro da fare che rivolgerci ad una farmacia per annullare la prenotazione che appena possibile ripeteremo. Speriamo che il nostro sia una caso isolato o raro. Si parla molto, infatti, di gente che non si vaccina o che non si presenta alla vaccinazione. Può accadere, però, come nel nostro caso che non si fosse a conoscenza nemmeno di data, luogo e orario perché mai ricevuto. Abbiamo deciso di raccontare quanto ci è capitato non per fare polemica ma per sottolineare come in casi come il nostro – è la conclusione – possono accadere imprevisti indipendenti dalla volontà dell’utente. Il tutto con il rischio che possano esserci casi in cui la gente non si presenta alla vaccinazione non perché sia contraria ma perché non ha le informazioni”.
Il Messaggero