Foligno, tentato furto da Humbry a Porta Romana. È la seconda “visita”. Ad agosto colpo andato a segno

Un fotogramma del tentato furto
FOLIGNO - «Vorremmo allertare la cittadinanza dell’alta...

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FOLIGNO - «Vorremmo allertare la cittadinanza dell’alta frequenza di tentati furti con scasso. Nel giro di due mesi e mezzo siamo stati vittime di ben due episodi di furto, uno andato in porto l’altro no». A sollevare, attraverso un post su Facebook, la questione sono i gestori del chiosco di Porta Romana “Humbry-Taste of Umbria” visitato, fortunatamente senza esito, da un ladro che nella notte tra giovedì e venerdì della scorsa settimana non è riuscito a penetrare nel locale. E non ce l’ha fatta nonostante abbia preso a pugni e a gomitate la porta sul retro del locale. Cosa ben diversa lo scorso 31 agosto quando, invece, con le stesse modalità il furto è andato a segno con il bandito che, oltre ai danni per diverse migliaia di euro, s’è impossessato del cassetto del registratore di cassa. Il tutto messo a segno nell’arco di 15, massimo 20 secondi con tanto di telecamere interne in funzione e allarme che suonava. «Allarmante – prosegue il post - è anche il fatto che abbiano agito nonostante telecamere funzionanti ed allarmi e soprattutto, in una zona trafficata come Porta Romana. Abbiamo ovviamente attivato l’iter di denuncia con le autorità competenti. Se qualcuno avesse informazioni da condividere, o testimonianze da avanzare siamo ben disponibili ad ascoltare. Siamo stufi, amareggiati e sfiduciati da questa situazione che rende ancor più difficile pensare di fare attività imprenditoriale a Foligno». «Siamo in una situazione – aggiunge Flaviano Possanzini di Humbry – in cui ci troviamo a fare i conti con soggetti disperati e per questo potenzialmente ancor più pericolosi. Soggetti che non si curano del fatto che l’attività è in centro storico, che ci sono le nostre telecamere e che c’è l’allarme regolarmente funzionante. Crediamo sia utile dotare le zone buie dell’area di porta romana, ed in particolare il contesto dove ci sono i bagni pubblici, di un sistema di illuminazione. E in quell’area del centro storico andrebbe amplificata, qualora non già previsto, la presenza della videosorveglianza anche per monitorare i movimenti sospetti. Abbiamo aperto – ricorda – questa attività un anno e mezzo fa Ma questi fatti però – conclude – creano un po di sfiducia».
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Il Messaggero