Foligno, sui social i quintanari bocciano il palio di Favelli

La presentazione del palio della Rivincita
FOLIGNO - “Quando ho fatto vedere la foto a mia moglie,...

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FOLIGNO - “Quando ho fatto vedere la foto a mia moglie, Rossana, era convinta che le avessi fatto uno scherzo. Mi ci è voluto un po' per convincerla che era il palio”. A scriverlo, in un commento ad un post via social, è, con grande educazione e pacata ironia, Claudio Pesaresi il banditore che legge il Bando di Giostra e infervora la città che si appresta a vivere la singolar tenzone, quella Giostra della Quintana segnata da sempre dal gioir “di Vittoria, anco se arride altrui, ché la concordia e l’amor de la Cittade tutta son pur Vittoria e bella e grande!”. La questione è quella del Palio della Giostra della Rivincita che sta scatenando un articolato dibattito via social. Diversi quintanari hanno detto la loro sull’opera realizzata dall’artista Flavio Favelli. E tra questi anche quintanari illustri, come Paolo Margasini, che in un post ha scritto “San Felicianone era un capolavoro”. Il riferimento, criptico, è al palio che sarebbe dovuto essere assegnato nel settembre 2004 realizzato dall’artista newyorkese Jeffrey Isaac. Quel palio, che raffigurava il patrono San Feliciano a cavallo venne ritirato, e al suo posto ne venne assegnato un altro. L’Ente Giostra decise comunque di tenerlo e da allora è gelosamente custodito a Palazzo Candiotti. E tra i commenti anche quelli di un altro storico quintanaro, Roberto “Daffy” Sebastiani secondo cui “il palio non si può nemmeno commentare”. Nicola, altro quintanaro, sottolinea che: “Una forma d’arte insolita per un palio di giostra, ma pur sempre di arte si tratta. Non comprendo l’ accostamento con una caramella prodotta in Piemonte” e Alessandro, invece, aggiunge: “Il Palio dovrebbe avere un impatto emotivo chiaro, forte, senza bisogno di foglietti illustrativi”. Ivano, altro storico esponente del Popolo della Quintana scrive: “Forse sarebbe il caso di dare dei criteri più rigidi e precisi in merito alla realizzazione dei palii… Non è questione di bello o non bello, il problema è che non ha un'anima riconducibile alla Quintana, se non per una delle scritte presenti. No.....non ci siamo”.

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Il Messaggero