Foligno, Stefano Romagnoli lo “Spettatore Professionista” diventa la voce che racconta i festival estivi nel segno del teatro

Stefano Romagnoli
FOLIGNO - “La prima volta che sono entrato in un teatro,...

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FOLIGNO - “La prima volta che sono entrato in un teatro, avevo più o meno 10 anni. Papà ci portò a Roma, ai Parioli, per assistere ad un balletto russo”. A raccontare la storia di una vita, segnata dall’amore per il teatro e dell’arte nelle sue diverse articolazioni è il folignate Stefano Romagnoli titolare, con la famiglia di uno storico negozio in centro di prodotti dedicati ad elettricità e illuminazione. Una storia che ha visto Romagnoli diventare prima “spettatore professionista” che riassume la voglia di teatro di Romagnoli e l’ha trasformata in pagina Facebook. Basta cercare “spettatore professionista” per scoprire come questo contenitore, come si legge, sia: “ un pianeta d'appoggi su cui gli artisti e gli amanti dell'arte,in tutte le sue forme,possono proporre e divulgare arte. Riportiamo al centro la figura dello spettatore che non è margine ma fondamento. Il vero spettatore e' conduttore d'arte”. Quella passione, viscerale, di Romagnoli per il teatro da oggi ha una nuova ulteriore forma. Il poliedrico “spettatore professionista” sarà da oggi al 5 settembre l’ “inviato” ai Festival estivi per la trasmissione “Pantagruel” di Radio 3 Rai. “è davvero una bellissima esperienza – dice romagnoli a Il Messaggero – e riassume ancora una voltala mia smisurata passione per il teatro. Eppoi mi potrò confrontare anche col conduttore Graziano graziani e Laura Palmieri, curatrice di Rai Teatro. Una mia prima esperienza che non poteva che partire dall’Umbria. Oggi, infatti, sarò a Spoleto per il Festival dei Due Mondi. Domani mi sposterò a Roma per “Dominio Pubblico”. Sono inoltre referente nazionale, insieme a Mimma Gallina, Oliviero Ponte di Pino e all’avvocato Sabrina Peron del – conclude – manifesto dei diritti e dei doveri dello spettatore”. Per capire a cosa si riferisce quest’ultimo passaggio basta leggere alcuni degli articoli che compongono lo stesso Manifesto: : “Gli spettatori sono visionari. Hanno il diritto di coltivare sogni e hanno il diritto di trovare luoghi in cui è possibile farlo; Lo spettacolo dal vivo è anche cura. Gli spettatori hanno il diritto di sentirsi accolti in sicurezza; Gli spettatori hanno il diritto di seguire gli artisti che amano e di scoprire nuovi talenti. Il diritto e il dovere di scegliere e di sostenere un progetto che li appassiona; Gli spettatori hanno il diritto all’inquietudine e al nomadismo”. Tante esperienze, tanti luoghi, tanta passione e soprattutto il teatro. Un elemento, quest’ultimo, sempre più richiesto e candidato a diventare sempre di più un elemento di ripartenza che si muove su una solida pedana quale è quella della cultura.

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Il Messaggero