Foligno, per nascondere l'identità ​usa la trama da spaghetti western ​ma la polizia ferrovia lo denuncia

Foligno, per nascondere l'identità usa la trama da spaghetti western ma la polizia ferrovia lo denuncia
FOLIGNO - “Emiliano non parla”. Potrebbe essere il singolare titolo, mutuato da "Lo chiamavano Trinità" il più classico degli spaghetti...

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FOLIGNO - “Emiliano non parla”. Potrebbe essere il singolare titolo, mutuato da "Lo chiamavano Trinità" il più classico degli spaghetti western, di un semplice controllo in treno che si è trasformato in una scena di un noto film della serie “spaghetti western”. Un viaggiatore straniero è stato controllato in treno dal personale delle Ferrovie. In quel frangente lo straniero, “non dice nulla”, freddissimo, ha semplicemente affermato di non essere in possesso del titolo di viaggio, e cioè del biglietto. E’ stato quindi accompagnato presso gli Uffici della Polizia Ferroviaria folignate ove gli agenti hanno iniziato gli accertamenti e le contestazioni di rito. A questo punto lo straniero ha fornito le sue generalità e sono scattati gli approfondimenti. E’ stato in questo istante che il novello “Emiliano”, dopo aver compreso la situazione in cui s’è trovato ha cambiato totalmente la sua dichiarazione e ha cominciato a ”dire tutto”. E così, dopo aver preso i documenti, ha ufficializzato la sua reale identità. Per lui è scattata la denuncia per rifiuto di fornire generalità e false attestazioni di identità a Pubblico Ufficiale.
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Il Messaggero