Foligno, scoperta a Pale ​una gola mai esplorata ​E' lunga più di 100 metri, ci sono stalagmiti enormi

Foligno, scoperta a Pale una gola mai esplorata E' lunga più di 100 metri, ci sono stalagmiti enormi
FOLIGNO  - La Natura non smette mai di stupire e continua a...

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FOLIGNO  - La Natura non smette mai di stupire e continua a regalare gandi e importanti sorprese. È stata, infatti, scoperta dal Gruppo Speleologico di Todi la cavità mai esplorata a cui è stato dato il nome di Gola del Cervo. Si trova sul monte soprastante l’abitato di Pale, frazione del comune di Foligno, lo stesso massiccio dove si apre la famosa Grotta della Abbadessa, una cavità ora visitabile. “Il gruppo di speleologi tuderti – viene sottolineato dagli autori della scoperta - aveva già individuato a luglio 2016 durante un’escursione, la piccola fessura tra gli strati della roccia da cui fuoriusciva un forte soffio d’aria: ogni speleologo che si rispetti sa che all’interno delle grotte, le correnti d’aria si generano anche grazie al rapporto tra differenza di pressione – spiegano dal gruppo speleo tuderte –  ed ambienti posti a differenti quote. Un indizio importante questo, per cominciare l’opera di allargamento del foro, fino a farlo diventare un piccolo passaggio attraverso il quale, gli speleologi hanno potuto accedere ad un più vasto sistema sotterraneo”. Finalmente lo scorso 30 aprile, dopo varie disostruzioni in una galleria discendente e una lunga e faticosa bonifica di passaggi franosi, interrotta solo durante i mesi interessati dagli eventi sismici, la squadra del Gruppo Speleoologico Todi è entrata all’interno di un imponente e alto “salone” lungo oltre cento metri, con enormi stalagmiti, multiformi formazioni calcaree e stratificazioni geologiche, in un vasto scenario completamente sconvolto da antichissimi eventi tettonici. “La cavità – spiegano ancora gli speleologi - è stata catastata con il nome di Gola del Cervo. Nella parte esplorata, la cavità presenta importanti emergenze paleo-genetiche, per questo è prevista una prossima visita dove verranno eseguite prospezioni geologiche, ed è già in fase di realizzazione il primo rilievo topografico che favorirà l’inizio della seconda fase esplorativa e di ricerca scientifica. Gli speleologi tuderti auspicano un clima di collaborazione tra i “colleghi“ speleologi umbri e la comunità di Pale, che rimane vera custode  - concludono - del grande patrimonio naturale dell’intera area”.
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Il Messaggero