Foligno: «Rivogliamo i terreni puliti, ci sono materiali di risulta e la bonifica rischiamo di pagarla noi»

Alessandro Petrini
FOLIGNO - “Siamo i proprietari dei terreni a Scopoli dove sono...

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FOLIGNO - “Siamo i proprietari dei terreni a Scopoli dove sono stati posati i pilastri che reggono un tratto della nuova statale 77 Foligno-Civitanova. Parte di quei terreni sono stati regolarmente espropriati, il resto deve rientrare in nostro possesso. Ed è qui che sorge il problema”. A parlare con Il Messaggero è Alessandro Petrini, uno sei proprietari dei terreni, che si fa portavoce anche di altri nelle sue stesse condizioni e cioè Lino Fiacco, Filippo Serpolli e Franca Petrini. “Nei terreni – spiega Petrini – di cui dovremmo rientrare in possesso c’è forte presenza di materiali di risulta che, per quanto a nostra conoscenza, provengono dal cantiere di realizzazione della nuova strada statale. Ora, dovendoli riprendere in carico ci chiediamo chi li dovrà bonificare dato che non siamo stati noi a lasciare quei prodotti di risulta dove si trovano ancora oggi. Temiamo fortemente che una volta che li abbiamo ripresi toccherà farla noi la bonifica. Ovviamente riteniamo di aver già dato abbastanza. Mi spiego meglio. Parte di questi terreni – ribadisce Petrini – sono stati sottoposti ad esproprio e su questo non abbiamo nulla da dire. Riteniamo però che non sia possibile, ne tollerabile, dover rimanere in questa sorta di limbo dove la ripresa in carico di terreni, che sono nostri, ci riservi anche la bruttissima sorpresa, anche dal punto di vista economico, che la bonifica la dovremmo fare noi. Attendiamo ormai da tempo che chi di dovere ci dia una risposta. Personalmente devo rientrare in possesso di una porzione di terreno che misura 125 per 9 metri. Un bel fazzoletto di terra che è però pieno di materiali di risulta che devono essere tolti da chi ce li ha depositati. Il mio pensiero è lo stesso degli altri proprietari con le singole situazioni che attendono di essere chiarite. C’è un canale di scolo da ripristinare in un altro punto di questa zona. Ci sono grosse pietre da rimuove e molto altro ancora da fare. La misura della nostra pazienza è colma e siamo pronti a manifestare, con educazione ma con profonda fermezza, le nostre posizioni con una campagna di sensibilizzazione e di protesta ad ogni livello possibile. Provate voi – conclude Petrini – a vivere questo tipo di situazioni e poi fateci sapere cosa fareste. Ad oggi non abbiamo risposte ma non per questo ci rassegniamo”. Una situazione che, in base a quanto spiegato, si protrae da tempo e vede i proprietari dei terreni chiedere di sapere cosa accadrà a quella che è terra loro. La ripresa in carico può portarsi al seguito anche la bonifica a loro carico? Questo è ciò che a Scopoli vogliono sapere in maniera chiara quanti hanno un terreno interessato dalla nuova Statale 77.

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Il Messaggero